Un equivoco scientifico

Anonymus: «Gli alieni esistono» Ma la Nasa nega e fa chiarezza

Anonymus: «Gli alieni esistono» Ma la Nasa nega e fa chiarezza
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«Tenendo conto di tutte le diverse attività e missioni che cercano la vita aliena, siamo sul punto di fare una delle scoperte più profonde e senza precedenti nella storia. La nostra civiltà è sul punto di scoprire la prova della vita aliena nel cosmo». Parole che sarebbero state pronunciate da uno scienziato della Nasa Thomas Zurbuchen, il 26 aprile scorso durante una conferenza. Parole che stranamente sono passate sotto silenzio ma che sono state rilanciate nei giorni scorsi da un video attribuito ad Anonymous, la più celebre sigla dell’attivismo via Internet. In realtà il video non è propriamente di Anonymous ma di un gruppo che dice di esser affiliato. La Nasa, presa in contropiede, è corsa ai ripari con una precisazione che raffredda gli entusiasmi (e anche le paure).

 


«Nonostante l’entusiasmo per le ultime scoperte dell’osservatorio spaziale Kepler non c’è nessun annuncio in vista riguardo la vita extraterrestre», scrive l’agenzia spaziale Usa in comunicato. «Per anni la NASA ha espresso interesse nel cercare segnali di vita oltre la Terra. Abbiamo una serie di missioni scientifiche che stanno avanzando con l’obiettivo di cercare prove di vita passata e presente su Marte e mondi oceanici nel sistema solare esterno. Anche se non abbiamo ancora risposte, continueremo a lavorare per affrontare la questione fondamentale: ‘Siamo soli?'».

Il riferimento alla missione Kepler si riferisce al telescopio spaziale del programma Doscovery della Nasa. Un telescopio specificatamente progettato per monitorare una porzione della nostra regione della Via Lattea e scoprire dozzine di pianeti simili alla Terra vicino o nella zona abitabile. I risultati sono effettivamente sorprendenti: a giugno 2017 la Nasa ha pubblicato un aggiornamento del catalogo planetario dei pianeti osservati da Kepler, con 219 nuovi pianeti candidati, dieci dei quali di dimensioni simili alla Terra ed orbitanti nella relativa fascia di abitabilità.

 

 

In particolare l’8 gennaio del 2015 era stata annunciata la scoperta di due pianeti molto simili alla terra, denominati Kepler -438b e Kepler-442b, di dimensioni leggermente superiori alla Terra e si trovano rispettivamente a 475 e 1100 anni luce di distanza dal sistema solare. In particolare Kepler-438b potrebbe avere una superficie rocciosa e temperatura ideale per possedere acqua allo stato liquido, ed è stato definito dalla Nasa come il pianeta più simile alla terra mai scoperto. Il 23 luglio del 2015 è stata poi la volta della scoperta di Kepler-452, il primo pianeta dalle dimensioni simili a quelle terrestri ad essere stato scoperto orbitante nella zona abitabile di una molto simile al Sole: anche Kepler-452 impiega 365 giorni per eseguire una rivoluzione.

Insomma l’attesa è davvero alta perché le premesse per la scoperta di forme di vita aliena sembrano esserci tutte. Così la fantasia degli ufologi si scatena con teorie complottiste che vedrebbero la Nasa e il governo Usa tenere coperte certezze già acquisite. «Gli alieni esistono e collaborano con gli esseri umani nell’Area 51», aveva rivelato in punto di morte Buyd Bushman, uno scienziato che aveva lavorato in quella che è la base militare più segreta degli Stati Uniti. ET è già tra di noi?

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