Thomas Foket ha già firmato Ma Conti non va senza soldi

Thomas Foket ha già firmato Ma Conti non va senza soldi
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Andrea Conti, il Milan e Thomas Foket: il capolavoro dell’Atalanta. Sembra il titolo di un libro e invece è la semplice storia di chi alle luci della ribalta, al rumore di dichiarazioni fragorose ed esagerate, ha sempre preferito il silenzio e un concetto molto semplice, chiaro, diretto e tremendamente forte: decide l’Atalanta i modi e i tempi, soprattutto le condizioni.

 

 

Incontro Percassi-Fassone: tre ore senza fumata bianca. Ieri sera a Milano è andata in scena l’ultima puntata di una telenovela che, senza il clamore dei giornali, probabilmente sarebbe stata derubricata a semplice trattativa. Mentre i giornalisti attendevano notizie sotto gli uffici di Percassi a Milano, i dirigenti di Atalanta e Milan stavano discutendo del futuro di Andrea Conti. Sembrava una formalità, sembrava tutto deciso e invece, dopo tre ore di riunione tra gli amministratori delegati (quelli che decidono, non semplici interlocutori) si è rimasti con un nulla di fatto e un nuovo appuntamento in futuro. Che la cessione di Conti al Milan sia ormai in vista è chiaro a tutti, ma quello che ancora non passa sui media è che le condizioni dell’Atalanta sono sempre le stesse: 28-30 milioni. Perché Conti non è un calciatore che l'Atalanta, di suo, avrebbe voglia o interesse a cedere. Il Milan era ancora fermo a 20 milioni più due giovani e pare che sia salito fino a 24 milioni più il ritiro della clausola che prevede il pagamento di una percentuale del trenta per cento a scalare ai rossoneri in caso di cessione di Petagna.

 

[Foto Atalanta.it]

 

Perché l’Atalanta ne esce vincitrice. Nella situazione che si è venuta a creare, la società orobica ne esce comunque molto bene. Il calciatore e il suo procuratore Mario Giuffredi hanno alzato subito i toni parlando di occasione irrinunciabile, di esperienza chiusa con la Dea, di sogno che si avvera. Il “dettaglio" è che Conti con l’Atalanta ha un contratto per altri quattro anni e se da un lato è chiaro che passare da duecentomila euro a due milioni di euro l'anno (per cinque anni) rappresenta un grande salto, dall’altro ci vuole rispetto per chi quel contratto lo ha rinnovato a luglio 2016 dopo appena mezzo campionato di A. L’Atalanta ha fatto muro e alla fine strapperà una cifra clamorosa per la cessione di un prodotto del vivaio (quindi plusvalenza massima) con cui ci si ripagherà alla grande il triplo acquisto di Palomino (2,5 milioni), Foket (4 milioni) e de Roon (10-12 milioni), riuscendo pure a tenere un tesoretto per l’ingaggio dell’esterno alto che attualmente è l’unico a mancare all’appello per un gruppo pronto al 30 di giugno. Capolavoro, totale e su tutti i fronti.

 

 

Foket ha già firmato, con Hateboer fascia ok. Il belga Thomas Foket (classe 1994, come Conti) ha già fatto le visite mediche e ha già firmato il contratto. Come sempre, quando arriva uno di cui non si conosce molto, i dubbi ci sono ma qui tocca ribadire un concetto che ormai dovrebbe esser stato metabolizzato dai tifosi nerazzurri: non è che se un giocatore è fuori dai radar dei grandi media che ne decantano ed esaltano le potenzialità bisogna pensare che l’Atalanta faccia un passo indietro. Con lui e l’olandese Hateboer, la corsia di destra è ok. Mentre Conti stava in panchina in A, Foket giocava in Champions League con il numero 32 sulle spalle e segnava sul campo del Valencia il suo primo gol nella massima competizione europea: era il 20 ottobre 2015 e quella sera Foket giocò la sua seconda partita nel Girone H di Champions League. In senso assoluto, Conti adesso è il terzino più interessante di Serie A perché è reduce da una stagione molto importante e forse irripetibile senza Gasp in panchina, ma al suo posto arriva uno che è stato pagato solo quattro milioni e che ha già una ventina di partite internazionali alle spalle, è nel giro della nazionale belga (due presenze, Conti nessuna in azzurro) e ha già oltre 180 partite tra i professionisti nelle gambe. Non proprio l'ultimo arrivato insomma...

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