In marcia

Correre e ballare tra luce e colori È il divertimento allo stato fluo

Correre e ballare tra luce e colori È il divertimento allo stato fluo
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C’erano una volta solo le scie dei fanali delle auto, nella notte, a disegnare linee luminose di suggestione geometrica. Quattro anni fa, però, l’idea: fare lo stesso con i runner, unendo sport e festa. Un evento nato per gioco, la Fluo Run, a Milano. Gli organizzatori di Italia Running-Red Events hanno pensato subito a quei braccialetti fluorescenti con cui si può dar vita a occhiali, bastoncini, collane, cannucce, cappellini. È stato un successo, perché ha saputo trasformare una disciplina sostanzialmente individuale in una grande occasioni di socializzazione; del resto fa parte di una famiglia allargata a Strasingle, Strawoman e Babbo Running. Ora la corsa può contare su mini tour estivo che stasera (sabato) passa anche dalla casa base dei corridori bergamaschi: la Morla Greenway. Infatti la partenza, alle 21 (con ritrovo alle 20) è allo Sportpiù di via Baioni, all’imbocco della ciclabile. «Ci si sente in un’enorme flipper», ha commentato qualche partecipante. Oltre ai braccialetti c’è l’abbigliamento, sgargiante al punto giusto. Sono cinque i chilometri da percorrere. Dopo il traguardo, party sotto le stelle. È possibile iscriversi singolarmente, in gruppo (da 4 a 9 partecipanti) o in team (più di 9 partecipanti). Ogni iscrizione alla corsa comprende anche t-shirt tecnica, borsa per la gara, pettorale gara e gadget fluo. Ci si può iscrivere online o nei punti vendita ufficiali convenzionati. Sul palco, a scaldare i polpacci, Fernando Proce, voce del programma «La famiglia giù al nord» di Rtl 102.5.

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Questo il programma dettagliato: alle 16 apertura iscrizioni alla marcia e consegna kit gara; alle 20 apertura village, intrattenimento e animazione; alle 20.30 warm up, riscaldamento muscolare a cura dei personal trainer della palestra Sport Più; alle 21 inizio marcia; alle 22 intrattenimento e animazione, alle 23 chiusura evento. Dress code: vietato passare inosservati.

Le collettive sgargianti e quelle culturali. Forrest Gump raccontava: «I giornalisti non volevano credere che qualcuno potesse essere così scemo da correre senza motivo». Un orizzonte utopico dal grande fascino quello costruito dal personaggio di Tom Hanks. Ma è un orizzonte rovesciato. Perché di motivi per correre, evidentemente, ce ne sono tanti. Si dimagrisce, fa bene al cuore, migliora l’aspetto fisico. Ma oltre al corpo tonifica l’anima: immerge nel paesaggio lasciando i problemi alle spalle. Oggi, poi, è una pratica trendy: fa molto Central Park, magari, ma con iPod e abbigliamento tecnico il gusto ci guadagna. Certo Bergamo non è New York, ma il running ha fatto un buon numero di proseliti negli ultimi anni. E le iniziative di corsa collettiva si moltiplicano. Alcune nascono da grandi organizzazioni e vanno in tour per la Lombardia e oltre, come la Fluo Run di cui parliamo sopra e la Women Run di due settimane fa. Altre hanno una dimensione più locale e artigianale, dunque si possono permettere un taglio di nicchia, più creativo e culturale. DiscoveRun, ad esempio, progetto di We Run Bergamo che porta a scoprire itinerari insoliti, luoghi nascosti e a percorrere la città seguendo un filo conduttore. Il prossimo appuntamento è domenica, si chiama ArchiLovers Run ed è stato ideato in collaborazione con Gamec, con partenza alle 9 dalla prestigiosa sede dello stesso museo, negli edifici un tempo occupati dal quattrocentesco Monastero delle Dimesse e delle Servite. Poi via alla scoperta di alcuni tra i più suggestivi interventi architettonici del ‘900 presenti in Città Bassa.

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