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Il film da vedere nel weekend The War, il pianeta delle scimmie

Il film da vedere nel weekend The War, il pianeta delle scimmie
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Regia: Matt Reeves.
Con: Gabriel Chavarria, Woody Harrelson, Andy Serkis, Steve Zahn, Judy Greer, Sara Canning, Max Lloyd-Jones, Terry Notary, Aleks Paunovic, Alessandro Juliani, Amiah Miller, Chad Rook, Karin Konoval, Timothy Webber, Mercedes de la Zerda, Michael Adamthwaite, James Pizzinato.
Dove vederlo a Bergamo e provincia: qui.

 

Quello del racconto fantascientifico è un genere cinematografico di masse quasi sempre di sicura presa sul pubblico. Non a caso è nato praticamente con il cinema, anzi c’è chi sostiene che in effetti sia questo il primo genere a fare la sua comparsa, quando ancora si parla di cinema primitivo o delle origini. Questo perché, evidentemente, l’immaginazione umana, l’amore per l’invenzione di mondi lontani ma non troppo diversi dal nostro, ha trovato nel cinema lo strumento di incarnazione privilegiato. Le ragioni sono diverse, ma sicuramente ha giocato un ruolo importante il fatto che il proiettore cinematografico sia un dispositivo tecnologico all’epoca percepito come avveniristico e soprattutto in grado di visualizzare le creazioni del pensiero.

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Da qualche decennio, rispetto a quanto si era visto in precedenza, la fantascienza ha cominciato a virare sempre più verso toni oscuri, concentrandosi in particolare sul tema distopico e post-apocalittico. Anche in questo caso le ragioni non sono del tutto oscure: soprattutto dopo la seconda guerra mondiale si è cominciato a capire che le promesse di uno sviluppo tecnologico senza fine, improntato al continuo perfezionamento del genere umano, non erano assolutamente sostenibili. La bomba atomica aveva dimostrato l’orrore della scienza e da allora la diffusione di tecnologie sempre più invisibili e pervasive ha fatto crescere la paura del controllo e l’ansia per il futuro.

In questo contesto già il film originale Il pianeta delle scimmie era improntato alla visualizzazione di un mondo altro e conflittuale e la recente trilogia-prequel che si conclude oggi con The war non fa che confermare l’ulteriore incupimento dei toni propri del genere. Il film, infatti, ci mostra niente altro che una guerra sempre più spietata e senza quartiere fra i soldati americani (sempre chiamati a rappresentare l’Occidente o il mondo intero in una lotta che si vuole in ogni caso assolutamente manichea) e le scimmie ipersviluppate capeggiate dal primate Cesare. Ciò che ne emerge è, in sostanza, un atipico film di guerra che oppone l’uomo e le sue creature.

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Un film quasi darwiniano, insomma, come lo sono sempre stati quelli della serie de Il pianeta delle scimmie. A impreziosire la pellicola, diretta da Matt Reeves, è soprattutto il numero incredibile di omaggi e citazioni, che la rendono quasi un puzzle da decifrare. Si tratta di una strategia tipica del film contemporaneo che agisce sulle conoscenze pregresse degli spettatori, chiamati – come in un gioco enigmistico o un videogioco – a cercare le sorprese lasciate dall’autore all’interno del film (ne sapeva qualcosa già l’Umberto Eco de Il nome della rosa).

In The war tutto si mescola e tutto si ricombina, in una soluzione forse non inedita ma certamente efficace; generi, stilemi, tendenze e immagini di un cinema che conosciamo e che abbiamo in un certo senso già visto ci tornano davanti agli occhi. Il risultato, però, è tutt’altro che noioso: ciò che ne esce è infatti non solo una certa (e inaspettata) consapevolezza autoriale, ma soprattutto il piacere che deriva nel riconoscere – dietro la maschera – qualcosa di familiare e già conosciuto. Per tutti questi motivi, insomma, l’ultimo capitolo della trilogia de Il pianeta delle scimmie si presenta forse come il migliore dei tre e siamo certi che non mancherà di affascinare gli spettatori.

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