Il compleanno di Maria
Oggi è il compleanno di Maria. Ho passato tutta la giornata di ieri a pensare cosa potevo regalarle. Ma è difficile, perché ha già tutto, come si dice.
Un rosario - la prima cosa che viene in mente - no. Ne ha già una barca. Glieli mettono al collo, glieli appendono alle braccia, glieli appiccicano sui quadri. No. Un rosario no.
Un velo nuovo. Azzurro bordato d’oro, bianco - sempre col bordo in oro. No. Meglio senza bordo, come nel quadro di Antonello. O nero magari, tipo icona. Fa troppo Ucraina? è vero. Niente Russia, per questa volta.
Un leggìo. Potrebbe essere l’idea. Leggìo da tavolo, come quello di Antonello. No. Basta con Antonello. Poi uno così - che è bellissimo - glielo può fare Giuseppe quando vuole.
[Antonello da Messina, Annunciata di Palermo]
Qualcosa sul religioso, tipo starò buono, ti dono il mio cuore, ti consacro la mia famiglia, il parentado e la nazione intera… già fatto. Non è che tutti gli anni si può fare lo stesso regalo.
Andare sul bambino? Che so, delle fasce nuove, visto che quelle con cui l’ha portato al Tempio mi sembrano un po’ strettine, sotto misura. C’ha una faccia, quel povero bambino...
[Andrea Mantegna, Presentazione al Tempio]
Ci sono. Ho sentito che ha appena finito di fargli il bagno. Esco e vado a prenderle un cofanetto di prodotti Fissan. O Johnson, magari. Vediamo cos’hanno.
[Caravaggio, Madonna di Loreto. Detta anche “dei Pellegrini”]