Dopo Veratour, c'è RadiciGroup Ecco l'atteso sponsor europeo
Veratour per l’Italia, RadiciGroup per l’Europa. Dopo l’annuncio ufficiale della partnership con il tour operator avvenuto venerdì scorso e la precisazione che l'accordo sarà valido solo per la prima metà del campionato di Serie A, nelle ultime ore circola con sempre più insistenza la voce di un accordo imminente con RadiciGroup per l’avventura europea e la Coppa Italia. Dalle indiscrezioni che abbiamo raccolto, la firma sul contratto è ormai vicinissima e in un colpo solo l’Atalanta risolve alla grande il problema dello sponsor di maglia che, dopo i guai finanziari di TWS che hanno portato all’interruzione del rapporto, è mancato nelle prime uscite amichevoli.
RadiciGroup, un’altra “famiglia” per la Dea. Il rapporto ormai prossimo all’ufficializzazione con il gruppo Radici ha una valenza, economica ma soprattutto territoriale, molto importante per l’Atalanta e tutto l’ambiente nerazzurro. RadiciGroup ha una storia di più di mezzo secolo, ma se le origini sono saldamente legate alla Val Gandino, dove venne fondata negli Anni ’40 la Tessiture Pietro Radici Spa, oggi dobbiamo parlare di una vera e propria potenza “made in Bergamo” che si è aperta al mondo e rappresenta una grande realtà su scala internazionale. Dal sito ufficiale di RadiciGroup si legge che sono oltre tremila i dipendenti in giro per il mondo, con un fatturato 2016 di ben 946 milioni di euro. Questi i numeri ufficiali che aiutano a capire la dimensione dell'azienda, una multinazionale attiva nel business della chimica, della plastica e delle fibre sintetiche e oggi presente in 16 Paesi tra Europa, Asia e America, con 33 sedi tra uffici commerciali e unità produttive. Oggi la sfida di RadiciGroup è portata avanti dal presidente Angelo Radici, dal vicepresidente Maurizio Radici e da Paolo Radici. Il concetto di “famiglia”, da sempre, caratterizza la storia dei Radici che dalle Prealpi orobiche si sono aperti al mondo ottenendo grandi successi.
Sponsor che valgono oltre un miliardo di euro. Ci sono almeno tre aspetti che caratterizzano le sponsorizzazioni che l’Atalanta sta concludendo in questi giorni per la prossima stagione europea. Senza dimenticare i neonati rapporti con Ubi Banca (settore giovanile e stadio) e Italcementi (partnership commerciale), la società nerazzurra negli ultimi tre mesi ha dato un’ulteriore svolta ai propri introiti commerciali sulla scia dell’avventura europea. Il progetto dei Percassi, tradotto sul campo dai risultati di Gasperini e i suoi ragazzi, piace tantissimo e grandi realtà economiche si avvicinano alla Dea per crescere insieme. Veratour e RadiciGroup, fatturati alla mano, rappresentano qualcosa come 1,1 miliardi di euro di solidità economica ed è innegabile che certe realtà sono la miglior garanzia per una società di calcio strutturata come la Dea. Un gruppo solido al timone, sostenuto da gruppi importanti nelle relazioni commerciali: un modello vincente. Ultima ma non meno importante è la territorialità dei partner nerazzurri. Nei mesi scorsi, il direttore marketing Romano Zanforlin aveva parlato di importanti realtà locali aperte al mondo e sia Ubi Banca che Italcementi e RadiciGroup sono la conferma di come aziende “made in Bg” abbiano deciso di puntare forte sul marchio Atalanta.
Quanto valgono i loghi sulle maglie? Chiudiamo con una curiosità legata alla presenza sulle casacche degli orobici degli sponsor. La domanda che spesso si fanno i tifosi è semplice: quando vale una sponsorizzazione di questo tipo? L’Atalanta, in Serie A, avrà sul petto Veratour (main sponsor) con scritta bianca su sfondo nerazzurra, sul cuore è confermato Modus mentre sulla schiena, nella parte bassa, ci sarà ancora Elettrocanali. Non ci sono comunicazioni ufficiali in merito al valore complessivo ma alcune voci parlano di un accordo con Veratour attorno ai 400mila euro per metà campionato. Fosse tutto confermato, considerata l’intera stagione, il main sponsor Atalanta avrebbe un valore di circa 800mila euro, cui vanno aggiunti gli introiti degli altri due presenti sul cuore e nella parte bassa della schiena. Con la qualificazione in Europa League, si apre anche la possibilità di avere una diversa sponsorizzazione nelle gare internazionali e il pacchetto comprende anche la Coppa Italia. Le partite sicure sono molte meno ma la platea è molto più grande ed è quindi probabile che ci si avvicini a quanto sborsato da Veratour per la prima parte di stagione. Ciò che conta davvero, del resto, è l’appeal: l’Atalanta piace un sacco e non solo ai suoi tifosi.