Un Sant’Alessandro d’élite con jazz, tanta arte e poesia

La festa religiosa tende sempre più al culturale e spazia fra poesia, musica, arte contemporanea. Sant’Alessandro entra nel vivo: da oggi a domenica sono numerose le iniziative promosse dall’Assessorato alla Cultura del Comune e dalla Diocesi. Il tutto all’insegna della Speranza, virtù scelta quest’anno come filo conduttore delle celebrazioni del patrono.
Venerdì 25. Dalle 9, e così per tutto il weekend, il Sentierone sarà animato dalle bancarelle: oggi e domani apertura fino a mezzanotte, domenica fino alle 21. Dalle 10 alle 12.15, tutte le campane della città, a partire da quelle della Torre Civica e della Cattedrale, suoneranno insieme. Sempre dalle 10 in Passaggio Patirani, Piazza Vecchia, sarà visibile Element4 - Custodi della Speranza, installazione a cura dei Dipartimenti Educativi della Fondazione Adriano Bernareggi che racconta attraverso immagini fotografiche l’incontro-scontro tra aria, acqua, terra e fuoco. Alle 19 partirà dalla basilica di Sant’Alessandro in Colonna la processione verso la cattedrale: a conclusione, si svolgerà l’incontro con il vescovo e l’omaggio alle reliquie di Sant’Alessandro. Alle 21, in cattedrale, il concerto-evento con il trombettista Luca Aquino, insieme al chitarrista Rino De Patre e a elementi della Jordanian National Orchestra (Humam Eid, qanoun e oud, Mohammad Al-Battat, violino, Bassem Al Jaber, contrabbasso, Maen El Sayed, percussioni): presenteranno in prima italiana il progetto Al Amal, La Speranza in lingua araba. Un incontro fra musicalità differenti - jazz, musica classica e tradizione mediorientale -, fra Occidente e Oriente, fra culture e religioni diverse. Al termine, sotto il Palazzo della Ragione, torta di Sant’Alessandro e Valcalepio per tutti.




Sabato 26. Dalle 9.30, si potrà partecipare alla visita del complesso di Piazza Duomo. Nelle serate di sabato e domenica, dalle 19 alle 22, si potranno ammirare nella Basilica di Santa Maria Maggiore le tarsie dell’iconostasi di Lorenzo Lotto. Alle 10.15 il suono delle tre campane della Torre Civica annuncerà il pontificale del Vescovo, precedendo la Santa Messa Solenne in cattedrale. Dalle 12, quindi, esibizioni di gruppi folcloristici a cura del Ducato di Piazza Pontida. Dalle 15 alle 20 concerto di campane itineranti: alle 15 in piazza Mascheroni, alle 16.15 nella Basilica di Sant’Alessandro in Colonna, alle 17.30 in piazza Matteotti, alle 19 nella Chiesa Prepositurale Sant’Alessandro della Croce. Alle 16, presso la Casa natale di Gaetano Donizetti, concerto del Trio Musica Aperta (invito alla scoperta del melodramma). Le celebrazioni religiose si concluderanno con i vespri in cattedrale (ore 17) e con la Santa Messa Solenne presieduta dal vescovo alla Basilica di Sant’Alessandro in Colonna (18.30). Al Monastero di Astino invece, alle 18 il Corpo Musicale di San Michele Arcangelo di Mapello eseguirà musiche tratte dai famosi musical di Andrew Lloyd Webber Jesus Christ Superstar e Il fantasma dell’Opera. Poesia e teatro, al Convento di san Francesco (Piazza Mercato del Fieno) con L’allodola e il fuoco - Poesie che accendono la vita, recital di Davide Rondoni, con la partecipazione della cantante blues Chiara Ciribello, curato da deSidera. Dalle 20 alle 23, apertura spciale della Torre del Gombito. Infine, alle 22.30, spettacolo pirotecnico dagli spalti di San. Giacomo. Per consentire lo svolgimento dei fuochi artificiali, tra l'altro, verranno istituite le seguenti temporanee modifiche alla viabilità: dalle ore 18:30 alle ore 24:00 in via Sant’Alessandro (tratto tra l’intersezione con via Tre Armi e Porta San Giacomo), sullo Spalto di San Giacomo e in via Salita della Scaletta vigerà il divieto di transito; durante lo svolgimento dello spettacolo in viale Roma e Largo porta Nuova (tra l’intersezione con via Petrarca/Tasca e l’intersezione con via Camozzi/Tiraboschi) sarà vietato il transito a tutte le categorie di veicoli ad eccezione del trasporto pubblico, per consentire a tutti di godere dello spettacolo pirotecnico da una visuale frontale su Città Alta.
Domenica 27. Alle ore 16, in Piazza Vecchia, spettacolo a cura del Ducato di Piazza Pontida con la marching band Unity Show Project.
Rievocazione ora lontana. Nel 2014 l’attuale Amministrazione decise di farla finita con la rievocazione storica messa in piedi sotto la precedente Giunta (Tentorio). Basta soldati romani, decapitazione e gigli, per la festa del patrono Sant’Alessandro. L’orizzonte di riferimento? Maggiore sobrietà e attinenza ai valori etici e religiosi, riassumendo. Costruire ogni anno una serie di eventi intorno a una virtù diversa – quest’anno è la Speranza – è un’idea suggestiva. Ma la connotazione di piazza, la partecipazione popolare, le tradizioni, lo spirito di appartenenza filtrato anche da trovate che possano sembrare «caciarone»? Persi per strada. Bergamo non è Catania, né uno di quei paesi del Sud Italia dove d’estate, complice il ritorno a casa degli emigranti per le ferie, la festa per il santo patrono è fatta di passioni ataviche, processioni infinite, passaggi di consegne per il trasporto di statue dal peso indicibile di padre in figlio, teatro di strada. Ma alla rievocazione ci andavano migliaia di persone. «La festa così come era congegnata, nella sua prima edizione dell’agosto 2010 e poi consolidata nei tre anni successivi, rispondeva perfettamente ad un servizio pubblico che un’amministrazione è tenuta a svolgere, ossia favorire la massima partecipazione della cittadinanza agli appuntamenti identitari e storici come quello della celebrazione del santo patrono della città – scrisse Tentorio -. Cosa che Bergamo ha fatto per secoli, che colpevolmente non avveniva più negli ultimi decenni e per la quale si profila un nuovo tramonto». Più cuore e meno testa, please.