Delirio Atalanta: rimonta due gol alla Juve
SECONDO TEMPO
Incredibile Atalanta: trascinata dai suoi tifosi, riesce a recuperare due gol alla Juve con Caldara e Cristante. Una Dea tutto cuore e coraggio. Una partita nella quale il Var è stato ancora una volta decisivo. Prima ha annullato una rete a Mandzukic, per un precedente fallo di Lichtsteiner su Gomez, poi ha concesso un rigore (dubbio) alla Juve, fallito da Dybala. Ora in classifica il Napoli è da solo al primo posto mentre la Juve è stata raggiunta dell'Inter al secondo.
PRIMO TEMPO
Per venti minuti la partita è in equilibrio con la Juve che manovra in velocità e l'Atalanta che risponde agli assalti. Al 21' un'incertezza di Berisha regala il vantaggio ai bianconeri che per i dieci minuti successivi dominano e raggiungono subito anche il raddoppio con Higuain. Il micidiale uno-due poteva aver chiuso già i conti, ma su una punizione di Gomez, Buffon non trattiene e Caldara riapre il risultato. Subito dopo Gasperini richiama in panchina Cornelius e manda in campo Ilicic. L'Atalanta nel finale ritrova se stessa e va vicina al pareggio con Kurtic, che manda sopra la traversa un colpo di testa a due passi da Buffon.
LE FORMAZIONI UFFICIALI
Atalanta (3-4-2-1): Berisha; Masiello, Caldara, Palomino; Hateboer, Cristante, Freuler, Spinazzola; Kurtic, Gomez; Cornelius.
Juventus (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner, Benatia, Chiellini, Asamoah; Matuidi, Bentancur ; Bernardeschi, Dybala, Mandzukic; Higuain.
LA CONFERENZA STAMPA PRE-PARTITA
Giovedì scorso Lione, domenica sera Juventus, ultima tappa di un tour de force che ha visto l'Atalanta protagonista di sette gare in ventidue giorni. «Abbiamo ancora più di un giorno per recuperare le energie - esordisce Gian Piero Gasperini in conferenza stampa a Zingonia -. Dobbiamo pensare che siamo contenti del risultato ottenuto a Lione, che moralmente stiamo bene. Tutto questo ci aiuterà a rimetterci in sesto. Chiaro che è la settima partita in poco più di venti giorni, non conoscevamo bene questa situazione e ci dobbiamo abituare, ma finora è andata bene. Quanto alle motivazioni per la gara di domani, vengono da sole. Giochiamo contro la Juventus del resto».
A proposito di Juventus, i bianconeri stanno andando molto bene: «La Juventus è sempre forte, come ogni anno, e continuano a vincere imperterriti tutte le gare - spiega il Gasp -. L'unica differenza è che quest'anno nella lotta allo scudetto si è aggiunto anche il Napoli, per cui non faranno più il campionato da soli come negli ultimi tempi. Noi, dal canto nostro, dobbiamo fare risultato per chiudere un ciclo e migliorare la nostra classifica. So che qui la vittoria contro la Juventus manca da molti anni: per la legge dei grandi numeri prima o poi deve arrivare, se dovesse avvenire domani sarebbe qualcosa di straordinario. Pur essendo consapevoli della forza dell'avversario».
L'Atalanta piace. E non solo ai tifosi bergamaschi, ma a gran parte del pubblico italiano: «La sensazione è che noi siamo una realtà che adesso è apprezzata non solo a Bergamo. Avvertiamo questa simpatia anche da altri appassionati oltre che dai nostri tifosi. A noi non può fare altro che piacere, il nostro obiettivo era quello di rappresentare bene il nostro campionato e l'Italia. Essere riusciti a fare risultato contro Everton e Lione è motivo di soddisfazione, ma il nostro è un girone molto difficile ed è ancora tutto da giocare».I nerazzurri, contrariamente a quanto accaduto la scorsa stagione, si stanno specializzando in rimonte: «E non solo - spiega il tecnico atalantino -, in tutte le partite abbiamo sempre avuto delle occasioni per andare in vantaggio. Poi abbiamo dimostrato di avere carattere per recuperare. Speriamo di non doverlo fare anche domani. Idee per bloccare la Juve? Loro possiedono giocatori decisivi negli ultimi venti metri, in grado di risolvere partite in cui magari la squadra non brilla eccessivamente. Noi dobbiamo pensare alla nostra partita, cercando di limitarli e provando a metterli in difficoltà».
Infine non possono mancare degli elogi per Mattia Caldara. Il difensore di Scanzorosciate cresce gara dopo gara e sembra veramente pronto per il grande salto: «È un ragazzo strepitoso. È in evoluzione continua: si applica in allenamento, si dà da fare e non è mai soddisfatto di se stesso. Vuole sempre migliorarsi e sta prendendo coscienza e fiducia nei propri mezzi. Poi un altro aspetto positivo è quello che pur essendo consapevole di andare alla Juventus l'anno prossimo, si mostra molto attaccato a questo ambiente e vuole dare il massimo per l'Atalanta. Spinazzola? Sono convinto che farà lo stesso. Il suo percorso è diverso da quello di Caldara, ma già a Firenze e l'altra sera a Lione ha dimostrato di aver voglia di lavorare per la squadra. E tutto il gruppo ha voglia di fare bene, altrimenti certe partite come quelle di Firenze o di Lione non le raddrizzi più».