Malattia e anziani

Alzheimer, a Gorle uno spazio nuovo per curare al meglio e senza traumi

Alzheimer, a Gorle uno spazio nuovo per curare al meglio e senza traumi
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Un nuovo ambulatorio per terapie non farmacologiche, nuovi spazi e nuovi servizi dedicati alle famiglie che negli ambienti domestici si prendono cura dei parenti affetti da patologie di demenza senile ed Alzheimer sono in via di completamento all’interno della Casa di riposo Istituto Caprotti Zavaritt e verranno inaugurati sabato 11 novembre.

L’Istituto nasce nel 1980 per iniziativa della Tavola Valdese grazie al lascito vincolato ad opere di assistenza agli anziani ricevuto dalla famiglia Caprotti e alla donazione da parte di Enrica Zavaritt della villa che all’epoca era adibita a istituto di accoglienza per fanciulle orfane o bisognose di aiuto ed è oggi la sede della struttura assistenziale. La casa di riposo accoglie e presta assistenza a persone anziane parzialmente o totalmente non autosufficienti e offre sostegno ai familiari dei pazienti nell’assistenza sia domiciliare sia in sede. Infatti, oltre ai 62 posti dedicati alla residenza sanitaria assistenziale (RSA), l’Istituto fornisce con la cooperativa sociale Bergamo Sanità i servizi di residenzialità leggera e di RSA aperta e un centro diurno integrato a disposizione di pazienti esterni dove vengono eseguite le terapie richieste al termine delle quali gli assistiti fanno ritorno a casa.

 

La zona in cui verranno inaugurati l'ambulatorio e i nuovi spazi

 

«Questo nuovo ambulatorio è un tassello di un progetto più ampio che recepisce il corretto orientamento della Regione Lombardia verso soluzioni pensate per l’attivazione di servizi sempre più rivolti a favorire l’assistenza domiciliare per sollevare, in parte, le famiglie dall’impegno rilevante che deriva dalla cura di familiari affetti da demenza», spiega la Dottoressa Adriana Belotti, direttrice dell’Istituto dal 2008. «Per rispondere a queste esigenze, sempre più sentite, abbiamo approntato una serie di protocolli innovativi pensati specificatamente per questa tipologia di pazienti, come la terapia del treno, la doll therapy e l’utilizzo di luci e musiche riposanti e distensive - continua la Dottoressa Belotti - allo scopo di rendere meno traumatico il decorso della malattia evitando il ricovero. Purtroppo, la demenza, nelle diverse forme, è una patologia sempre più presente nella popolazione - conclude - l’obiettivo è quindi quello di garantire, attraverso questo nuovo centro dove verranno praticate terapie non farmacologiche, un servizio che sia complementare alle cure mediche prestate a questi malati all’interno delle mura domestiche per consentire loro di non dover ricorrere al ricovero e continuare a vivere serenamente con i propri famigliari».

 

La direttrice della casa di riposo istituto Caprotti Zavaritt, Adriana Belotti

 

Per queste ragioni questo innovativo ambulatorio, nel quale lavoreranno operatori formati ad hoc, è stato progettato soprattutto per essere aperto al territorio e rivolto ai malati che non siano già ospiti della casa di riposo, ma potrà essere un utile servizio anche per i pazienti della struttura.

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