Dopo Atalanta-Benevento 1-0

«Ora tocca vincere in trasferta» E Gasp indica l'obiettivo stagionale

«Ora tocca vincere in trasferta» E Gasp indica l'obiettivo stagionale
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Oggi era importante fare i tre punti e così è stato. La rete di Bryan Cristante ha regalato un sorriso a mister Gian Piero Gasperini: «Il Benevento è una squadra che si difende bene, ha velocità in contropiede, sono bravi nei calci piazzati - spiega il tecnico dei nerazzurri -. Questa sera ci volevano tecnica, qualità e pazienza. Noi abbiamo fatto bene, dimostrando intelligenza e anche la giusta dose di pazienza. Poi è chiaro che in queste condizioni non crei molte occasioni da rete, soffri un po' più del dovuto e se non la sblocchi fai fatica. Ma alla fine abbiamo trovato la soluzione giusta».

 

 

In molti si aspettavano un turnover massiccio, invece Gasperini ha apportato solo un paio di modifiche rispetto alla gara contro l'Everton: «Non c'era bisogno. Ritenevo questa partita da giocare con qualità e attenzione. Per noi era necessario fare i tre punti. Ho inserito solo Cornelius e Caldara e va bene così». Una gara sbloccata nella ripresa da un altro gol di Cristante: «In questo siamo stati bravi perché c'era il forte rischio di picchiare contro il muro e subire la beffa. Ma, per il resto, nel secondo tempo abbiamo tenuto la giusta concentrazione. Temevo questa partita perché, ripeto, questi sono tre punti fondamentali. Non cogliendoli, avremmo cancellato la possibilità di fare un campionato che non fosse solo per la salvezza. Ora dobbiamo cercare di fare qualche punto in più in trasferta, perché 17 punti in casa sono un buon bottino ma sono sproporzionati rispetto ai due esterni. Vedremo cosa coglieremo nei prossimi incontri perché vogliamo giocarci il campionato per il sesto, settimo posto. Dobbiamo cercare di rimanere nel gruppo, la stagione è ancora lunga e basterà qualche vittoria per risalire la classifica».

 

 

Nel primo tempo Gasperini ha provato l'inversione delle fasce, spostando Hateboer a destra e Castagne sulla corsia opposta. Come mai? «Castagne andava bene - spiega il tecnico nerazzurro -, ma volevo più profondità da Hateboer, che di là era un po' più chiuso. Invece questa soluzione ci ha permesso di mettere un po' di spinta in più e bucare maggiormente. Abbiamo trovato più pericolosità, mentre Castagne a sinistra poteva sfruttare la maggiore tecnica per combinazioni con Gomez e Freuler». Infine non mancano elogi a Cristante: «Bryan ha nelle sue corde la capacità di fare gol, di inserirsi e possiede buona tecnica. Da lui è abbastanza normale aspettarsi un buon numero di gol. È un centrocampista che sa fare bene le due fasi, gioca con ordine, ha fisicità ed è migliorato in fase difensiva. È completo e può avere un'evoluzione importante. Gomez? Non giudico gli attaccanti per i gol, ma per quanto sono pericolosi. Stasera ha fatto comunque una buona partita. Cornelius? È stato seguito a lungo, è un giocatore che ha avuto relazioni positive. Ha bisogno di fiducia, ha fatto due gol giovedì, ma anche stasera ha fatto la sua gara».

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