Gorle, cittadini come sentinelle nella lotta contro la criminalità
Sarà attivato ufficialmente da quest’anno il «Gruppo di vicinato» nel quartiere Bajo, utilizzando la piattaforma di WhatsApp e attraverso specifici corsi rivolti ai residenti che aderiranno all’iniziativa. Allo scopo di illustrare nel dettaglio le modalità operative di questo articolato progetto, l’Associazione abitanti quartiere Bajo ha organizzato per il 15 gennaio alle ore 20.30 una serata tecnica e preparatoria che si svolgerà nella biblioteca comunale di Gorle. «Auspichiamo di poter coinvolgere sempre più residenti non soltanto del Bajo, ma di tutta Gorle - spiega Simone Scagnelli, presidente dell’Associazione Abitanti quartiere Bajo -. Questa assemblea pubblica è rivolta infatti a tutti quei cittadini interessati a conoscere più nel dettaglio questa nuova iniziativa».
«Quello della sicurezza è un tema molto sentito dalla nostra Associazione e dai cittadini di Gorle in generale - sottolinea Scagnelli - e abbiamo sempre cercato di trovare e proporre le soluzioni più adeguate per rispondere a questa diffusa esigenza da parte dei residenti, grazie anche al dialogo e all’appoggio dell’Amministrazione comunale». La prima sperimentazione risale a qualche mese fa, con la creazione di una chat sull’applicazione WhatsApp allo scopo di segnalare in tempo reale eventuali episodi di microcriminalità e situazioni spiacevoli per gli abitanti, così da prevenirli con tempestività ed efficacia, riscuotendo il favore dei residenti. Adesso Gorle diventerà uno dei cinque paesi della provincia bergamasca in cui il «Gruppo di vicinato» sarà attivo, insieme ai comuni di Mozzo, Curno, Bonate Sopra e Bonate Sotto.
«Quando abbiamo sviluppato questa idea avevo pensato di aderire ad un gruppo più ampio e ben organizzato, che avesse una presenza forte sul territorio, dettata dall’esperienza maturata negli anni - spiega il presidente Scagnelli -. Così, dopo qualche mese di prova, ora siamo su questa piattaforma più ampia. Gli aspetti più importanti di questo gruppo riguardano il fatto che è ben radicato sul...»