Pensieri segreti di una commessa Chi è il peggiore capo del negozio

Tra i tanti tipi di responsabili maschi che ho avuto la fortuna di conoscere (se non leggete con ironia forse siete uno di loro) è il capo onnisciente. L’essere perfettissimo a cui è stata affidata la gestione del vostro negozio di scarpe sa tutto. Non ci si spiega perché abbiano assunto altre persone per mandare avanti la baracca, o perché lui sia soltanto un gradino sopra di voi nella piramide gerarchica e non sia invece stato eletto faraone dopo il primo colloquio. Anche quando vi chiede come si fa ad aprire la cassa, lo fa solo per mettervi alla prova o per darvi il piacere di insegnargli qualcosa. È quello che se si trova in difficoltà davanti a un modulo di reso merce vi chiama e vi dice: «Fammi vedere se sei capace di farlo tu». Di solito non alza un dito, ma gira per il negozio con l’aria di chi potrebbe benissimo lavorare per tutti a occhi chiusi. Vi affida cose da fare soltanto per farvi un piacere, perché sa che voi esseri dei piani inferiori d e l l’esistenza avete bisogno di eseguire compiti per essere felici.
Le istruzioni. Ovviamente sa che siete imperfette, e ci terrà a darvi molti consigli e indicazioni di lavoro; non importa se voi lavorate lì da otto anni e lui è arrivato ieri. Si prodiga in istruzioni dettagliate: scarica il bancale da sinistra tre pacchi per volta, etichetta sul lato destro, sali la scala col piede sinistro, sorridi meno, conta i soldi solo rivolta verso il muro, ecc. Ovviamente sono solo istruzioni verbali, mai che il capo vi dia l’esempio di come si faccia il lavoro. E se voi osate chiedere “perché?”, potreste constatare che il vostro capo oltre che onnisciente è anche un onnipotente. Perché nel mio negozio si fa così.
Come convincerlo. L’onnipotente gode nel poter disporre del vostro tempo a suo piacimento. Deve decidere lui ogni cosa che fate, dal pulire la vetrina alla pausa pipì ai vostri giorni di ferie. Se gli chiedete un giorno libero perché dovete andare dal dentista, sarà suo preciso impegno cercare di non concedervelo. No quel giorno ho bisogno di tutti perché arriva la collezione nuova/si sistema il magazzino/si puliscono le viti/si candeggiano le banconote. L’unico modo per ottenere quello che volete è fargli pensare che l’ha deciso lui. Ma se siete donne fidanzate o sposate, sapete di cosa sto parlando e non dovreste avere problemi nel raggirarlo.
È frustrato. Le cose possono diventare fastidiose se il capo onnipotente e onnisciente è frustrato. Probabilmente è il figlio illegittimo di suo Padre, è geloso di un certo suo fratellastro molto famoso e sfoga i suoi traumi infantili su di voi. In questo caso potrebbe cercare di coprire la sua incompetenza cercando di scaricare su di voi le sue colpe. Con queste divinità autoproclamate, mettetevi in testa che non siete Prometeo; lasciate perdere e non sfidate Zeus. Primo, l’umanità non beneficerà delle vostre conquiste. Secondo, le vostre colleghe potrebbero verosimilmente lasciarvi immolare da sole per la causa. Terzo, l’ira di Zeus si concentrerà su di voi vita natural durante. Se il capo diventa insopportabile fatevi più furbe di lui, sorridete e cercate di fargli fare la figura del cretino senza che sappia che siete state voi.
Oppure: il capo non capo. Completamente diverso è il capo che non è un capo. È stato promosso per il suo impegno, sa lavorare bene, ma non ha ben chiaro cosa sia la capacità di comando. Tentenna nel prendere le decisioni e delega spesso a qualche subalterno più anziano le scelte che competerebbero a lui. Pare che sia stato messo lì per sbaglio, lui in realtà voleva fare il giardiniere nella vita e poi si è svegliato ieri a capo di un negozio. Perciò le cose da fare si accumuleranno in attesa che lui le organizzi e se gli segnalate un problema tenderà a non risolverlo sperando che la notte lo cancelli. Se avete un capo di questo tipo, cercate di fare da sole ciò che potete senza chiedere specifiche, perché tanto non le avrete.
Questo tipo di capo può diventare estremamente patetico se oltre a non essere responsabile nemmeno di sé stesso, è anche sensibile alle scollature. Ci sono colleghe abili nel captare questo tipo di propensioni e tendono a sfruttarle sempre. In questo caso cercate di ingraziarvi la collega più scollata, perché a breve tutte le decisioni dipenderanno da lei. Il mio capo preferito comunque è quello assente. In questo modo il negozio funzionerà alla perfezione, dato che ogni commessa ha come preciso obiettivo di finire tutti i compiti ad essa assegnati e evitare i problemi. Quando il capo non c’è, le commesse sanno cosa fare per stare tranquille. Se invece il tuo capo è una donna, preparati al peggio.