La Coppa Italia di A2 va a Roma

Alle 16,13 si interrompe il sogno Grande Caloni, grazie lo stesso

Alle 16,13 si interrompe il sogno Grande Caloni, grazie lo stesso
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Alle 16.13 si interrompe il sogno Coppa Italia della Caloni Agnelli Bergamo. Il videocheck sancisce che non c’è il tocco di Snippe sull’attacco forzato di Hoogendoorn e la Ceramica Scarabeo Roma può festeggiare il successo nella competizione. L’Olimpia, che probabilmente non ha offerto la propria miglior prestazione stagionale, ha comunque lottato su ogni pallone tentando in tutti i modi di prolungare la finale al tie-break, ma purtroppo i sogni di gloria bergamaschi hanno sbattuto contro il cubano Padura Diaz, giudicato mvp del match grazie ai 30 punti messi a referto con il 49 per cento in attacco, e con qualche imprecisione di troppo che, in uno scontro fra prime della classe, va a svantaggiare chi ne ha commesse un numero maggiore.

 

 

La prima fase di gara viaggia sul sostanziale equilibrio con i bergamaschi - in campo con la diagonale Jovanovic-Hoogendorn, Cargioli e Valsecchi al centro, Pierotti e Dolfo in posto quattro e Innocenti e Franzoni liberi - che si fanno preferire rispetto agli avversari. La formazione allenata da Gianluca Graziosi mantiene sempre un minimo vantaggio sulla Ceramica Scarabeo Roma - in campo con Zoppellari in regia, Padura Diaz opposto, Franceschini e Pollock centrali, Tiozzo e Snippe in posto quattro e Romiti libero - costretta ad inseguire. I laziali lavorano meglio a muro e in ricezione, ma non basta per riacciuffare l’Olimpia che, nonostante Jovanovic offra pochi palloni al centro, prima si porta sul +3 con un ace di Hoogendoorn e poi chiude 25-23 con Dolfo.

 

 

Il botta e risposta fra le finaliste prosegue anche nella frazione successiva, con la situazione di parità che si spezza solamente sul 18-18 quando la squadra di Spanakis firma tre muri che la proiettano sul 18-22 e pareggia il conto dei set con Snippe (20-25). Durante il cambiocampo Graziosi prova a riorganizzare le idee dei propri giocatori e l’approccio è positivo (4-0), ma Roma rientra immediatamente (4-4) e spinta da uno stratosferico Padura Diaz (11 punti nella sola terza frazione di gioco) guadagna il +5 (14-19). In questa fase di gioco la Caloni Agnelli Bergamo fa fatica a mettere palla a terra, ma ciò nonostante riesce a rientrare grazie a una tripletta a muro (18-19), ma cede il passo di fronte a un incontenibile Padura Diaz che sigla il sorpasso (23-25).

 

 

Il momento positivo della Ceramica Scarabeo carica ulteriormente Zoppellari e compagni, ma la Caloni Agnelli Bergamo, spinta anche dagli oltre duecento tifosi giunti al PalaFlorio di Bari, non si dà per vinta prima che sia caduta l’ultima palla. Lotta serratamente fino al 14-15, attimo in cui i romani trovano il mini-break, giunto per mettere una seria ipoteca sulla conquista del prestigioso trofeo (14-19). Con le ultime energie rimaste, i rossoblù di Bergamo si giocano il tutto per tutto arrivano al -2 con Dolfo (20-22), ma è un tardivo risveglio: la Coppa Italia va a Roma. Ora alla Caloni non resta altro da fare che rituffarsi nel campionato, con la Pool A che scatterà domenica prossima e vedrà i bergamaschi partire dal secondo posto in classifica con 12 punti.

 

 

Caloni Agnelli Bergamo-Ceramica Scarabeo Roma 1-3
(25-23; 20-25; 23-25; 22-25)
Caloni Agnelli Bergamo: Jovanovic 1, Hoogendoorn 20, Cargioli 4, Valsecchi 8, Pierotti 9, Dolfo 17, Innocenti (L), Franzoni (L), Longo, Carminati, Cioffi 1. Non entrati: Albergati, Maffeis. Allenatore Graziosi.
Ceramica Scarabeo Roma: Zoppellari 1, Padura Diaz 30, Franceschini 7, Pollock 13, Tiozzo 12, Snippe, 16 Romiti (L), Rau, Sacripanti. Non entrati: Valenti, Saturnino, Mancini, Fantini, Losco. Allenatore: Spanakis.
Arbitri: Alessandro Cerra e Mariano Gasparro
Durata set: 33’, 28’, 31’, 30’. Totale 122’
Note: muri 8-20, aces 3-4, errori in battuta 14-13

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