I giganti Freuler e de Roon e gli applausi per il Mancio

I giganti Freuler e de Roon e gli applausi per il Mancio
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Ottima prova del giovane Mancini, ma i migliori in campo sono Freuler e Masiello, con de Roon subito dietro a seguirli a ruota. Nell’Atalanta che domina il Chievo (15 a 3 i tiri in porta, 5 quelli nello specchio e tutti dall’area di rigore) sono tante le prestazioni positive dei singoli. I due voti più bassi? Petagna e Cornelius. Nel traffico del Chievo non era facile trovare sbocchi, il numero 29 ha fatto meglio con gli assist mentre il danese ha strappato il voto positivo grazie a un paio di punizioni e ad un'ottimo spunto in profondità. Ma ecco la nostra pagella.

Berisha s.v.: immaginare una gara più da spettatore di questa è complicato. Non deve mai intervenire, praticamente nemmeno in uscita, e il Chievo gli fa il solletico solo con un paio di cross buttati al centro. Domenica di riposo.

Toloi 7: cerca con pazienza di cucire il gioco in avanti visto che dietro non ha grande pressione da parte degli attaccanti del Chievo. Qualche volta non è preciso, ma nel complesso ha il merito di non perdere mai la bussola uscendo anche spesso in anticipo.

 

 

Mancini 7,5: terza presenza ufficiale dal primo minuto, al 74’ insacca di petto un gol importantissimo perché sblocca lo 0-0 che fortunatamente il Var convalida e complessivamente piace sia palla al piede che sull’uomo. Non sbaglia quasi nulla, ai livelli dei migliori.

Masiello 8: semplicemente splendido. Negli ultimi 10' minuti colpisce di testa e di piede qualsiasi oggetto volante assimilabile ad un pallone che arrivi a tiro dell’area di rigore, per tutta la gara giganteggia in difesa e si propone pure in avanti. Leader vero di un gruppo con due palle così.

Hateboer 6,5: spinge con personalità fino in fondo, al 93’ rischia pure il 2-0 e complessivamente piace per continuità d’azione e corsa.

De Roon 8: grande inserimento al 75’ imbeccato da Ilicic, con Sorrentino che fa il miracolo e manda la palla sulla traversa. Una gemma dentro una partita perfino imbarazzante per quantità e spirito. È tornato davvero sui massimi livelli, quelli che conoscevamo.

 

 

Freuler 8: il migliore in campo. Fallisce un’ottima occasione al 23’: salta netto il diretto avversario ma con il destro calcia malissimo. Poi, tutto il resto della gara, è enorme per quantità e pure qualità. Lui continua a sbalordire per il livello delle prestazioni (e il Chievo era pure in superiorità numerica in mezzo) e le grandi continuano a ignorarlo. Meglio così.

Spinazzola 6,5: stesso discorso fatto per Hateboer, mette in campo grande quantità anche se poteva fare qualcosa di più come qualità e nel complesso il suo rientro è positivo.

Cristante 7: inizia con un paio di zuccate interessanti (al 13’ la palla esce di pochissimo), al 31’ ci prova di destro sempre ben imbeccato da Ilicic, ma Sorrentino risponde alla grande, e al 43’ sfiora il palo con un’altra stoccata dai venti metri. Parte nella ripresa con un destro alto da ottima posizione, chiude con l’assist ad Hateboer non sfruttato. Prende solo 7 perché doveva fare almeno un gol con tutto questa occasioni create.

Petagna 6: gran palla per de Roon al 17’ con l’olandese solo davanti a Sorrentino, si ripete al 43’ quando manda al tiro Cristante che accarezza il palo, ma in un paio di occasioni è troppo macchinoso lì dove invece serve il killer instinct. Al 61’ serve un gran pallone a Ilicic, che a colpo sicuro viene ribattuto. Esce per Cornelius dopo una prestazione sufficiente, senza grandi conclusioni ma con un paio di assist molto interessanti. (63’ Cornelius 6: al 79’ ha la palla buona ma fallisce il raddoppio, dopo il vantaggio difende palla e cerca di far salire i compagni).

 

 

Ilicic 7: vice Papu di giornata, Bani gli morde le caviglie e lui ne risente un po’ ma al 27’ con un gran numero libera il destro sfiorando la traversa di Sorrentino. Al 61’ cerca il gol acrobatico ma Bani respinge; il vantaggio di Mancini nasce da un suo angolo. Esce nel finale per Palomino dopo l'ennesima ottima gara (83’ Palomino 6,5: finale di gara ringhioso sull’avversario diretto e con grande spirito di abnegazione).

All. Gasperini 7: senza Gomez, ha scelte obbligate davanti, ma non fa drammi; in difesa deve scegliere il vice Caldara tra Palomino e Mancini e alla fine ha ragione lui: dentro il classe 1996 italiano e proprio da questo arriva il gol decisivo. Vince con pieno merito una gara di importanza enorme, rimane attaccato al treno europeo e guadagna una posizione sul Milan. Avanti mister.

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