Cin-cin, superato il miliardo di siti internet sul pianeta Terra
Era il 6 agosto 1991 quando Tim Berners Lee, all’epoca ricercatore al CERN di Ginevra, mise online il primo sito internet della storia. Nella notte tra il 16 e il 17 settembre è stato proprio lo stesso Berners Lee, via Twitter, a dare la notizia del raggiungimento di quota un miliardo di siti internet presenti sul web. Una cifra incredibile, in continuo aumento (all’incirca 10 al secondo, come si può comodamente notare qui), che certifica come internet sia ormai il canale di comunicazione più utilizzato al mondo.
La nascita del “www”. Anche se il Web effettivamente è stato lanciato nel 1991, il padre fondatore Tim Berners Lee scrisse la sua prima proposta di "sistema ipertestuale distribuito" nel marzo 1989. Era precisamente il 13 marzo quando pubblicò un saggio tecnico dal titolo Management: a Proposal: una proposta in cui fornì un metodo per migliorare le comunicazioni all'interno del CERN di Ginevra in cui lavorava. Fu poi tre anni più tardi, nel 1991, che, sempre presso il CERN, il ricercatore definì il protocollo HTTP (HyperText Transfer Protocol), un sistema che permetteva una lettura ipertestuale non-sequenziale dei documenti, saltando da un punto all'altro mediante l'utilizzo di rimandi (link o, più propriamente, hyperlink). Da quel momento, il mondo della rete fu in perenne ascesa, fino a toccare la cifra record di questa notte.
[La prima pagina web mai creata]
Una rivoluzione per tutti. Secondo le statistiche, siamo in prossimità del traguardo dei 3 miliardi di persone aventi la possibilità di connettersi ad internet. Un traffico di dati e informazioni quasi incalcolabile: per esempio, fino a questo momento solo oggi sono state fatte quasi due miliardi di ricerche su Google, sono stati scritti 2.093.942 post sui blog, o inviati 385.873.783 tweet… tutte cifre in istantaneo aumento. E se oggi avete inviato almeno una mail, sappiate che siete in ottima compagnia: dalle prime ore di stamattina sono già stati inviati 135 milioni di messaggi di posta elettronica.
Tutti numeri che in realtà non destano particolare sorpresa, essendo stati ampiamente previsti da diverso tempo: eccezion fatta per un inaspettato boom avvenuto fra il 2011 e il 2012, quando il numero di siti è passato da circa 350 mila a quasi 700 mila con un incremento del 100 per cento, l’aumento si è mantenuto sempre intorno al 10 per cento annuo. Anche se, è bene sottolinearlo, circa il 75 per cento dei siti internet è inattivo, ovvero come è stato creato non ha più prodotto nemmeno un minimo di byte di dati, risultando quindi fondamentalmente inutile.
I siti più cliccati, nel mondo e in Italia. Come ci si può immaginare, i siti internet più cliccati al mondo sono i motori di ricerca, con Google a dominare in maniera incontrastata (con una quota media di mercato pari al 34 per cento), seguito da Yahoo. Terzo e quarto posto occupati rispettivamente da Facebook e Youtube. Più precisamente, tra i primi 20 siti più visitati al mondo, 7 sono motori di ricerca, 2 sono piattaforme blog, 2 sono siti di messaggistica, 4 sono di social network. Il famoso portale di aste Ebay si classifica al 22esimo posto, Amazon al 29esimo, AOL al 35esimo. Da notare come il primo sito relativo a quotidiani o televisioni si piazzi solamente al 45esimo posto: la BBC.
Per quanto riguarda l’Italia, il trend è pressoché identico a quello mondiale; e anche da noi, nessun quotidiano o canale televisivo compare tra i primi 10 siti. Repubblica si classifica al 13esimo posto ed il Corriere della Sera al 17esimo, Gazzetta dello Sport al 22esimo. Nelle posizioni più basse si iniziano però ad osservare alcuni dati curiosi: al 14esimo posto compare Youporn, Pornhub al 35esimo posto, Redtube al 40esimo posto e Tube8 al 47esimo posto. La pornografia online gratuita in Italia sembra quindi avere un ampio pubblico.