Fabbri un arbitro disastroso Ma adesso tutti con il Papu
Ha ragione Gian Piero Gasperini: «La Juve è una grande squadra e ha meritato di entrare in finale. Ma il rigore non c’era». Parole giuste. C’era, invece, l’espulsione di Chiellini dopo solo un quarto d’ora, per quell’entrata tremenda su Caldara: peccato che Fabbri non l’abbia vista, così come ha tollerato il gioco duro di Mandzukic e Lichsteiner. Peccato che Valeri, il collega piazzato davanti al Var, non abbia aiutato Fabbri a correggere tutti i suoi errori.
D’altra parte, Var o non Var, il problema è sempre lo stesso: la mediocrità tecnica di buona parte degli uomini che Rizzoli manda o in campo o davanti al video, a combinare più danni della grandine. Ciò detto, ancora una volta l’Atalanta merita soltanto di essere applaudita. Alzi la mano chi, in estate, aveva vaticinato per fine febbraio la Dea in semifinale di Coppa Italia con la Juve e ancora in lotta per la prossima Europa League, dopo essere stata eliminata dal Borussia Dortmund nei sedicesimi dell'attuale, avendo prima vinto il girone con Everton e Lione. La prova di Torino è stata ottima, frustrata dal disastro di Fabbri che, assegnando quel rigore inesistente, ha tagliato le gambe ai nerazzurri. Poco prima, Gomez aveva colpito un palo clamoroso: se il pallone fosse entrato, forse sarebbe stata tutta un’altra storia, pur rammentando la splendida traversa centrata da Douglas Costa.
Non è stato un febbraio fortunato per il Papu. In sei giorni, ha visto le streghe: il 22, l’errore fatale con il Borussia Dortmund; il 28, il palo in casa Juve. Capita anche ai grandi calciatori. Per questo, ora più che mai, il Capitano ha bisogno del sostegno generale. Le critiche per un errore sono legittime; le stroncature sommarie e ingenerose, invece, non stanno né in cielo né in terra. Gomez è un giocatore fondamentale dell’Atalanta e tornerà presto a farsi applaudire. La partita con la grande Samp di questa stagione capita a proposito. I giochi per l’Europa League non sono ancora chiusi. Bisogna crederci. Nel nome del Papu.