La nuova pubblicità

Se la ribellione del Sessantotto è diventata una dorata BMW X2

Se la ribellione del Sessantotto è diventata una dorata BMW X2
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Ci siamo: è arrivato il cinquantenario! E con i relativi festeggiamenti, è giunta a noi una certezza: il “mitico” 1968 è definitivamente in pensione. Ovvio che, con la scusa delle celebrazioni, venga sfruttata commercialmente la nostalgia di chi l’ha vissuto da protagonista o, i più, da semplice spettatore. Ti vanti d’esserci stato? Ebbene noi ti facciamo tornare a galla l’emozione mai sopita della rivoluzione fallita, e cerchiamo di venderti qualcosa d’utile a riempire il vuoto del sogno giovanile sulle barricate, diventato l’incubo adulto della disillusione.

Già è apparsa la marea di pubblicazioni in cui si trovano i perché su quello che fu, e quello che non fu, quest’anno sedicente fatale. I libri però son sempre stati pane quotidiano per i rivoluzionari, e non c’è nulla di sorprendente nel vederli oggi trasformati nei bigini della “rossa” Belle Époque.

 

https://youtu.be/LrBLNEAb6tM

 

C’è invece un segnale ben più profondo, e definitivo, a certificare il deserto lasciato dall’immaginazione al potere: la campagna pubblicitaria per la BMW X2. Su muri, teleschermi e giornali, trionfa in questi giorni una BMW X2 color oro. S’aggira in una fabbrica dai capannoni bianchi e vuoti, senza macchinari né, tantomeno, classe operaia, e sfida enormi orologi da taschino, appesi ai soffitti e pericolosamente dondolanti: quando la colpiscono, vanno in mille pezzi quasi fosse di roccia inscalfibile. La guida un giovine vestito con sobrietà. L’abbiamo visto disfarsi della sua aurea bigiotteria, per sostituirla con questo nuovo ma sempre dorato status symbol: l’automobile incarnazione dei suoi ideali.

E quale sia la missione alla quale il nostro eroe dedica le scelte più importanti della vita è riassunto nello slogan: «BMW X2. Ribellarsi, oggi». Proprio così, nel 2018 la ribellione si vive a bordo di una macchina tedesca dal costo medio di quarantamila euro. Con buona pace dello stato borghese che non si cambia ma s’abbatte, e della lotta continua.

 

https://www.youtube.com/watch?v=FMrBWr5RDew

 

Si potrebbe fare un gioco: chi mai si comprerà la BMW X2? Di sicuro il presidente a vita Xi che, erede del potere assoluto di Mao, eredita pure il suo mito sessantottesco. Poi, fatte le debite proporzioni, anche il futuro presidente del PD Walter Veltroni: sappiamo che chiede a Siri (la voce del cellulari) se è di destra o di sinistra, e di sicuro vorrà sapere da Apple anche quale sia il mezzo più adatto alla sua prestigiosa carica di fondatore. Il suggerimento sarà uno, e uno solo: il mito del Sessantotto a quattro ruote. La nuova BMW X2.

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