Destinazione Europa League È bagarre a quattro squadre
Quattro squadre in quattro punti, una leggermente avanti (ma con tante preoccupazioni per i conti profondamente in rosso) e le altre tre appaiate a quota 47 punti con umori e valori diversi tra loro. I posti per la prossima Europa League, a meno di un crollo pazzesco della Lazio, sono solo due (sesto e settimo) e allora vediamo la situazione squadra per squadra andando anche ad analizzare il calendario di ognuna.
Milan (51 punti): derby prezioso. La formazione di Gattuso ha giocato il recupero del derby di Milano strappando uno 0-0 che le permette di mettere più di una partita tra sé stessa e le avversarie. Attualmente al sesto posto e con la finale di Coppa Italia da giocare contro la Juventus, la squadra rossonera ha ovviamente un vantaggio di punti importante e anche se nelle ultime settimane sono stati continui i recuperi da parte di chi insegue, è chiaro che a così poche giornate della fine ogni pareggio (anche poco meritato come quello del derby) fa decisamente comodo. Nelle ultime otto giornate il Milan affronterà a San Siro Sassuolo, Napoli, Benevento, Verona e Fiorentina, mentre le trasferte sono in programma contro Torino, Bologna e Atalanta. Se non arrivano colpi di mannaia alla classifica di questa stagione dalla Uefa per via dei problemi finanziari del club, Suso e compagni hanno la strada decisamente in discesa rispetto alle altre contendenti, oltre che valori tecnici, almeno sulla carta, superiori alle contendenti.
Sampdoria (47 punti): rinascita orobica. Sotto la pioggia battente di Bergamo, la squadra di Giampaolo è letteralmente rinata. Nonostante una prova non eccellente e con i gol arrivati su doppio regalo difensivo, Caprari e Zapata hanno fatto valere la loro forza fisica e con l’ingresso di Ramirez le cose, per l’Atalanta, sono andate pure peggio. Dopo le sconfitte con Crotone e Chievo, oltre che con l’Inter, davanti al pubblico amico, i blucerchiati hanno ritrovato il bandolo della matassa proprio a Bergamo e quindi tocca fare i conti anche con loro. Squadra capace di pareggiare pochissimo (solo cinque i segni “X” nella stagione della Samp) e di vincere molto negli scontri diretti (Atalanta e Fiorentina battute quattro volte su quattro), da qui a fine stagione i liguri avranno però un calendario molto complicato. Sabato il derby con il Genoa, nel turno successivo faranno visita alla Juventus, probabilmente appena uscita ufficialmente dalla Champions, e poi Bologna, Lazio, Cagliari, Sassuolo, Napoli e Spal prima del fischio finale.
Atalanta (47 punti): che peccato. Per la squadra nerazzurra, la sensazione dominante in queste ore è di profondo rammarico. La sconfitta con la Samp di martedì brucia tantissimo, anche perché un pareggio sarebbe stato comunque preziosissimo. Siccome indietro non si può tornare, i grandi temi da affrontare sono tre: serve una reazione dal punto di vista psicologico, sarà fondamentale recuperare Ilicic quanto prima e sui campi complicati bisogna vincere. Il calendario propone le trasferte di Ferrara con la Spal, Benevento (ormai retrocesso), Lazio e Cagliari, con gare interne da giocare con Inter, Genoa, Torino e Milan. Il percorso non è impossibile e quanto abbiamo visto nelle scorse settimane regala grande fiducia, ma è chiaro la necessità di tornare subito a vincere per non sfilacciarsi e lasciarsi andare. I valori del gruppo sono noti, la fatica dopo tante partite sui tre fronti inizia a farsi sentire davvero, ma c’è ancora birra in corpo e la fiducia va tenuta ad altissimi livelli.
Fiorentina (47 punti): nel ricordo di Astori. La storia della Fiorentina, ultima delle squadre accodate al treno europeo, è da romanzo. Dopo la tragica scomparsa di Davide Astori a Udine alla vigilia del match con i bianconeri, la squadra di Pioli ha reagito alla grande e le cinque vittorie consecutive hanno permesso al gruppo di rientrare pienamente in corsa con tutte le altre per l’Europa League. La spinta dell’ex capitano, nei cuori dei compagni, è portentosa e nella ricorsa finale questa cavalcata di nervi può essere decisiva. Sulla strada dei toscani ci saranno Roma, Spal, Lazio, Sassuolo, Napoli, Genoa, Cagliari e Milan, un bel mix di compagini che lottano per tanti obiettivi e pochi confronti “morbidi” (forse solo quello con il Cagliari) ma in questa fase, e per la spinta di Astori di cui abbiamo parlato prima, ogni ragionamento tecnico viene superato dalla forza della testa e la possibilità che venga scritta una stupenda pagina di sport è veramente molto grande.