Tanto Barrow e un buon punto
Generosa, a tratti bellissima e poi brava a gettare il cuore oltre l’ostacolo rischiando il giusto contro una squadra come l’Inter e meritando ampiamente il pareggio. Finisce 0-0 a Bergamo l’anticipo del sabato sera tra Atalanta e Inter: i bergamaschi strappano un punto prezioso nonostante le tante assenze e combattendo alla pari contro una squadra che si sta giocando l’accesso alla Champions League. Sul risultato pesa come un macigno l’errore al 5’ di Gomez. A onor del vero va detto che il capitano degli orobici ha giocato comunque una buona gara, calando alla distanza un po’ come tutti i compagni, e in generale c’è da essere soddisfatti. In attesa dei risultati della domenica, l’Atalanta sale a 49 punti in classifica allungando sulla Sampdoria (di scena a Torino con la Juventus) e accorciando sul Milan (impegnato a San Siro contro il Napoli) in attesa di vedere anche cosa farà la Fiorentina contro la Spal in casa. Lo abbiamo scritto prima del match e lo ribadiamo: con il pareggio non si chiude nessun discorso e, anzi, la prestazione deve dare coraggio a una squadra che è visibilmente stanca ma ha un cuore veramente enorme.
Nessuna sorpresa per Gasperini al momento della comunicazione delle formazioni ufficiali: esordio assoluto dal primo minuto per il giovane Musa Barrow, il centravanti della Primavera gioca vicino a Gomez e con Cristante a supporto nel 3-4-1-2 che vede anche il ritorno di Caldara dall’inizio. Il resto della formazione è quella attesa: dietro ci sono Toloi e Masiello mentre in mezzo tocca ancora a de Roon e Freuler con Hateboer e Gosens esterni. Nell’Inter, Spalletti sceglie Cancelo al posto di Candreva con Borja Valero titolare al posto di Brozovic (squalificato al pari di Petagna) e Gagliardini al posto di Vecino che è fermo per la pubalgia. Pubblico delle grandi occasioni allo stadio di Bergamo, circa ventimila i presenti con 1.500 sostenitori interisti presenti nel settore ospiti.
Pronti, via e l’Inter si presenta con un 3-4-1-2 a specchio rispetto a quello di Gasperini con D’Ambrosio terzo centrale e Santon esterno a sinistra di centrocampo. L’Atalanta è subito molto aggressiva, al 1’ Gomez batte un angolo da sinistra che Caldara controlla bene, ma calcia in Curva Morosini. Pochi minuti più tardi (5’) è lo stesso numero 10 degli orobici a rendersi protagonista: scambio palla a terra con Cristante, il Papu si presenta solo davanti ad Handanovic ma il suo destro piazzato va sul fondo di un soffio. L’errore è grave ma il capitano nerazzurro non si abbatte e il suo incedere spesso trascina i compagni all'attacco della porta ospite.
Al 15’ Toloi ci prova in rovesciata (palla sul fondo) e al 19’ è Gosens (ottimo il suo primo tempo) a servire in profondità Barrow, che con il sinistro costringe Handanovic alla deviazione in angolo. La verticale mancina della Dea funziona molto bene, al 24’ è sempre Gosens a rubare palla e servire nello spazio il numero 99 gambiano che con il mancino mette sul fondo da buona posizione. La Dea spinge forte, Gomez alla mezz'ora mette dentro un gran pallone per il solito Barrow e questa volta la girata di testa è splendida, ma trova la risposta da campione del numero 1 dell’Inter.
Nel finale di primo tempo, l’Inter mette fuori la testa un paio di volte con Perisic e per poco arriva la beffa: prima (31’) il sinistro del croato è violento ma centrale e Berisha riesce ad alzare in angolo, al 43’ Gagliardini mette un gran pallone nello spazio e l’attaccante esterno di Spalletti calcia bene in diagonale mandando sul fondo di pochi centimetri. Al fischio finale del primo tempo, il pubblico orobico applaude convinto per una prestazione più che convincente considerando anche le tante assenze.
A inizio ripresa Gasperini presenta Cornelius per Barrow e l’Atalanta perde gran parte della sua pericolosità offensiva. Al 7’st Masiello sugli sviluppi di un calcio d’angolo conclude in diagonale ma Skriniar mette in angolo. Da quel momento in avanti l’Atalanta perde progressivamente campo e forze, dopo aver speso tantissimo per tutto il primo tempo. Al 9’st Hateboer salva tutto su Icardi con una diagonale davvero poderosa che contrasta il numero 9 argentino appena prima di calciare in porta; al 25’st ci riprova Icardi con un colpo di testa su cross di Cancelo che finisce fuori e al 26’st l’Inter mette in campo l’azione più bella della sua partita: Perisic e Icardi combinano palla a terra, il tacco per Rafinha è pregevole, ma il tiro a giro del brasiliano si spegne alto.
La squadra di Gasperini si difende con il cuore e riesce pure a ripartire in qualche occasione, al 36’st Eder ci prova con una sassata su punizione da fuori area: Berisha para in tuffo. Lo stesso numero 23 brasiliano al 41’st si smarca in fascia e mette dentro per Perisic che salta bene, ma inzucca sul fondo dal cuore dell’area di rigore. La difesa orobica tiene bene, in pieno recupero (47’st) Hateboer scappa via e sul tocco di Cornelius ci prova con il sinistro, la mira però è scentrata e quando Doveri fischia la fine delle ostilità il pubblico applaude: prendere un punto contro l’Inter, considerando le azioni costruite e le pesanti assenze va considerato un risultato positivo. Adesso tutti a riposo e poi pronti per Benevento, lì sì che bisogna vincere.
Atalanta – Inter 0-0
Atalanta (3-4-1-2): Berisha, Toloi, Caldara, Masiello, Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens (35’st Castagne), Cristante (40’st Mancini), Barrow (1’st Cornelius), Gomez. All. Gasperini.
Inter (4-2-3-1): Handanovic, D’Ambrosio, Skriniar, Miranda, Santon (45’st Karamoh), Gagliardini, Borja Valero, Cancello, Rafinha (26’st Eder), Perisic, Icardi. All. Spalletti.
Arbitro: Doveri di Roma (Vivenzi e Lo Cicero; Calvarese; Damato e Ranghetti)
Ammoniti: 32’ Miranda (I), 37’ Toloi (A), 10’ st Borja Valero (I), 17’st Caldara (A), 37’st Masiello (A), 45’st Mancini (A)