La firma della Appendino

I bimbi con due mamme o due papà A Torino si fa la storia dei diritti civili

I bimbi con due mamme o due papà A Torino si fa la storia dei diritti civili
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Niccolò Pietro è un bel bambino nato il 13 aprile scorso all’ospedale Sant’Anna di Torino. Quando si è trattato di registrare i suoi dati all’anagrafe allo sportello dello stesso ospedale è sorto un imprevisto: per Niccolò Pietro non c’era papà ma in compenso c’erano due mamme. Al Sant’Anna hanno preso tempo, rifiutandosi di accettare l’iscrizione.

 

Partorisco.
Ti mandano fiori.
È la Sindaca.

Penso: ecco, forse ora qualcosa si muoverà. È madre anche lei, ha dato un...

Pubblicato da Chiara Foglietta su martedì 17 aprile 2018

 

M5S e PD insieme. Così è scesa in campo direttamente il sindaco Chiara Appendino, che ha avocato a sé il caso e ieri davanti a cronisti e stampa schierati ha messo la firma: Niccolò Pietro è il primo bambino nato in Italia che abbia ufficialmente due mamme. C’è stata un po’ di inevitabile retorica per questa frontiera abbattuta. «Il nostro è il primo bimbo d’Italia con due mamme nato e riconosciuto in Italia fin dalla nascita, abbiamo scritto la storia», ha dichiarato la neomamma Chiara Foglietta, che tra l’altro è consigliera comunale del Pd. Lei, del partito di Matteo Renzi, ha trovato una grande alleata nel sindaco Chiara Appendino, che invece è stata eletta nelle fila dei nemici numeri uno, i 5Stelle. Ma lo schieramento è stato questa volta compatto. «Speriamo di aver generato, anche con il supporto del coordinamento Torino Pride, l’avvio di un iter che adegui l’attuale sistema normativo all’evolvere della società civile», ha detto il sindaco torinese. Il primo segnale si era avuto il 17 aprile, come segnalato dalla stessa Foglietta in un suo post: «Partorisco. Ti mandano fiori. È la sindaca. Penso: ecco, forse ora qualcosa si muoverà...».

 

Niccolò Pietro Foglietta Ghisleni.

Oggi non si è solo scritto un atto. Un nome su un foglio. Si è scritta una pagina...

Pubblicato da Chiara Foglietta su lunedì 23 aprile 2018

 

Genitorialità elettiva. Niccolò è stato concepito tramite fecondazione assistita in Danimarca. Sua mamma naturale, Chiara Foglietta, l’ha partorito e la sua compagna, Micaela Ghisleni, ha firmato il modulo obbligatorio in cui si è assunta la responsabilità genitoriale. Come spiegano gli esperti non esiste una legge organica in materia che regoli questioni così delicate come la possibilità di registrare un bambino con due genitori dello stesso sesso. Quella del sindaco Appendino quindi non va considerata come una forzatura alla legge, semmai come una forzatura amministrativa. Esistono varie sentenze della Cassazione e anche una della Corte Costituzionale che hanno riconosciuto la genitorialità elettiva accanto a quella genetica, ma riguardano casi di bambini nati fuori dall'Italia. Il sindaco di Napoli De Magistris davanti alla notizia arrivata da Torino ha voluto precisare che «il primo riconoscimento all’anagrafe di un bambino nato da due donne è stato fatto dal nostro Comune ben tre anni fa quando abbiamo sanato la vicenda del piccolo Ruben». Ma Ruben era nato in Spagna...

 

?️‍? Oggi la famiglia di Maria e Anna e il piccolo Giorgio, quella di Piero e Francesco e i piccoli Gabriel e Sebastian...

Pubblicato da Chiara Appendino su lunedì 23 aprile 2018

 

Non solo un caso. Il caso di Torino è dunque diverso. «Abbiamo messo in pratica una soluzione che consentirà ora a tutte le coppie di persone dello stesso sesso con figli a essere riconosciute come famiglie», ha spiegato Appendino. La quale aveva chiarito nel programma la sua posizione in materia e aveva poi ribadito la linea, scegliendo come assessore ai Diritti Marco Giusta, presidente uscente dell’Arcigay. Così il 23 si è arrivati alla giornata storica che in realtà non ha registrato un caso singolo: Assieme a Niccolò Pietro sono stati trascritti gli atti di nascita anche del piccolo Giorgio, figlio di Maria e Anna e poi di Gabriel e Sebastian, i gemellini di Piero e Francesco nati in Canada.

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