Barrow o Ilicic? I dubbi di Gasp Che intanto è stato squalificato

Barrow o Ilicic? I dubbi di Gasp Che intanto è stato squalificato
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L’esplosione di Barrow, la gestione di Ilicic e la squalifica di Gasperini. I temi di giornata, in casa Atalanta, sono diversi e si intrecciano inevitabilmente con la prossima sfida al Milan. Mentre questa sera tutto il popolo nerazzurro sarà concentrato sulla finale di Coppa Italia tra Milan e Juventus (con tifo spudorato per la Vecchia Signora), a Zingonia la preparazione verso la sfida ai rossoneri continua e ci sono alcune questioni molto importanti sul tavolo.

 

 

Barrow gioca, ma per quanto tempo? Il primo nodo da sciogliere per Gasperini riguarda Musa Barrow. Il giovane gambiano sta facendo faville, a soli 20 anni è già andato a segno tre volte in Serie A (con Benevento, Torino e Lazio) e ha dato tante belle indicazioni, sia per la ricerca continua della porta avversaria che per la pericolosità offensiva, sia che parta da esterno oppure che giochi da punta centrale. Tutto l’ambiente orobico è colpito dal rendimento di questo giovane sbucato quasi dal nulla, ma negli ultimi 180' minuti di gara sarà decisivo usarlo al meglio. Contro la Lazio, dopo la rete in avvio, Barrow ha avuto altri due o tre spunti degni di nota, ma è calato vistosamente già nel primo tempo: se lo mandi in profondità dieci volte di fila, la sua autonomia finisce velocemente, soprattutto se fa caldo. Ma è anche normale visto che non è ancora a livelli da Serie A sotto il profilo fisico. E allora il grande dubbio è questo: meglio averlo subito a disposizione oppure, considerando anche un Milan stanco dopo la finale di Coppa Italia, è giusto tenerlo come arma da sfruttare a gara in corso? La scelta non è semplice, ma una decisione dovrà essere presa anche in considerazione degli altri elementi a disposizione.

 

 

Ilicic in crescita costante, è irrinunciabile. All’Olimpico lo sloveno maglia numero 72 è entrato nella ripresa ed è stato semplicemente straripante. Come contro il Genoa. Gasperini ha voluto tenersi una carta vincente a disposizione nel secondo tempo e ancora una volta ha avuto ragione lui; ciò che stupisce di più è la capacità di Ilicic di calarsi immediatamente nella sfida dando del tu al pallone senza nessun problema. Dal suo ingresso in campo, la Dea ha dominato e certamente averlo bello fresco nel momento in cui la Lazio è crollata è stato decisivo. Domenica a Roma faceva caldo, contro il Milan si giocherà invece alle 18 e il clima dovrebbe essere un po’ più autunnale che primaverile, quindi un giocatore rimasto fuori per sei partite, con una condizione leggermente meno brillante rispetto ai compagni che sono sempre scesi in campo, può essere agevolato. L’Atalanta dovrà fare un’altra volta una grande partita, Ilicic dal primo minuto con Gomez e Cristante significherebbe mettere in campo il massimo della qualità a disposizione con l’imprevedibilità di Barrow da giocarsi durante il match. Soluzione importante che il Gasp valuterà di certo.

 

 

Squalificato il mister, la società ha fatto ricorso. Intanto è da vedere se Gasperini domenica sarà in panchina oppure no. Il giudice sportivo ha infatti fermato per un turno l’allenatore orobico per alcune espressioni ingiuriose che, al fischio finale, il tecnico avrebbe rivolto al responsabile Var (Pairetto) mentre questo stava controllato un presunto fallo di mano in area di Cristante. Pare che in campo Gasperini abbia capito che c’era un “silent check” e non le abbia mandate a dire a un direttore di gara con cui i rapporti sono tutt’altro che sereni. Luca Pairetto di Nichelino è figlio dell’ex arbitro Pierluigi Pairetto, piemontese come Gasperini, e già in passato gli incroci tra i due sono finito con qualche scaramuccia: l’anno scorso, a Roma con la Lazio, Gasperini venne espulso e si prese due giornate; a gennaio 2018, con la Roma, altra espulsione dopo il rosso a de Roon e squalifica per Atalanta-Napoli. Ora ecco la squalifica in vista di Atalanta-Milan, con anche diecimila euro di multa. La società ha ovviamente fatto ricorso, tra giovedì e venerdì si saprà se Gasp potrà o meno sedere in panchina ma la sensazione è che per fermare questa Atalanta serva l’esercito, non una semplice squalifica del tecnico.

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