A nanna dopo Carosello

Ma quale insonnia dei bambini Cinque regole per sogni d’oro

Ma quale insonnia dei bambini Cinque regole per sogni d’oro

Dormono poco, almeno 40 minuti in meno del tempo raccomandato, e male, tanto da soffrire in un caso su cinque e già prima dei quattordici anni, di insonnia. È questo l’identikit del (presunto) riposo di oltre un milione di bambini e adolescenti italiani, emerso da uno studio-indagine dell’Osservatorio Nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza (Paidòss) che verrà presentato a Napoli in occasione del 1° Forum Internazionale (25-27 settembre).

Attenti, genitori: dormire poco rende distratti e aggressivi. Come mai i giovanissimi non si concedono con tranquillità alle braccia di Morfeo? Colpa della modernità, di nuovi vizi e soprattutto delle cattive abitudini dei grandi, fanno sapere gli esperti. Prima fra tutte trascinare i figli, anche piccoli, per happy hour e locali alla moda fino a tarda notte. E le spese di un sonno qualitativamente scarso per i piccoli si contano l’indomani mattina: calo significativo del rendimento scolastico, scarsa attenzione e reazioni aggressive, talvolta associati o riferibili a disturbi del comportamento come l’iperattività.

I bambini devono dormire almeno nove ore. Mentre il sonno, quello dei figli, dovrebbe essere al primo posto nella cura e nell’attenzione dei genitori, regolato dal buon senso dei grandi sui ‘cinque sensi’ dei piccoli. Proprio su questi ultimi gli specialisti hanno stilato delle regole che possono favorire rilassamento e sonno, che deve essere buono e abbondante: almeno dalle 11 alle 13 ore per i bambini fra i tre e i cinque anni, dalle 9-10 ore fra i 6 e i 10 anni e 8-9 ore dagli 11 ai 13 anni. Obiettivo allora è organizzare meglio ore e impegni della giornata e ovattare le antenne alla molteplicità di stimoli della realtà circostante, specie di sera.

 

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Piccolo vademecum per addormentarli bene. È questa la prima indicazione per pacificare i cinque sensi e prepararli al sonno, senza dimenticare però di rispettare le ‘esigenze e le leggi di rilassamento’ per ciascuno dei cinque sensi:

– Vista: si raccomanda di spegnere tablet, TV e computer almeno un’ora prima di andare a letto, entro le otto di sera. La luce dei dispositivi elettronici altera infatti la produzione di melatonina, l’ormone che favorisce il riposo, ‘sballando’ il ritmo sonno-veglia di bambini e ragazzini. Sì anche a tende e schermature per la luce esterna e a una lampada che possa essere regolata in modo da avvolgere la stanza dei piccoli con una luce soft, utile anche a vincere nei più piccoli la paura del buio senza tuttavia disturbare l’addormentamento. E, soprattutto, non rimboccare le coperte oltre le nove di sera perché i bambini, dopo quest’ora, impiegano molto più tempo a prendere sonno e si svegliano più spesso di notte.

– Gusto: a cena (l’ideale è entro le 20) meglio consumare cibi leggeri, dunque niente fritti o pietanze con molti grassi. Nei piatti serali dei piccoli sono indicati pollo e tacchino, uova, pesce, tutti alimenti ricchi di triptofano, un mediatore che stimola la produzione di serotonina importante per il relax. Per potenziare gli effetti e rendere il triptofano ancora più disponibile per il cervello, non dovrebbero mancare neppure i carboidrati, meglio ancora se integrali. E una tazza di latte, tiepido, prima di dormire, è ottimo per favorire il riposo perché pure latte e yogurt sono importanti fonti di questa preziosa sostanza.

– Tatto: si consiglia di mantenere la camera dei bambini a una temperatura che si aggiri attorno ai 18 gradi. Troppo caldo altera infatti la termoregolazione e impedisce un buon riposo. Meglio poi scegliere un pigiama in cotone traspirante, un po’ più pesante per l’inverno ma senza esagerare: a letto non si deve sudare e occorre evitare che il piccolo scalci sotto le coperte e dorma male.

 

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– Olfatto: suggerisce che le lenzuola siano preferibilmente di cotone, cambiate e lavate sempre di fresco. Meglio poi se profumate alla lavanda: questa fragranza riduce la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, aiutando il rilassamento che precede il sonno. Arieggiare la stanza ed eliminare quanto più possibile polveri e acari che possono compromettere il riposo con starnuti e fastidi dovuti all’ipersensibilità, specie in bambini asmatici e allergici. Soprattutto per loro sono sconsigliati tessuti coprenti che non siano anallergici e che possono diventare catturare tutti glia genti irritanti presenti nell’aria.

– Udito: l’ideale è, ovviamente, una camera silenziosa. Almeno 30 minuti prima di mettere a letto i bimbi, la casa, e soprattutto la stanza, dovrebbe scivolare nel silenzio, riempiendosi soltanto di suoni gradevoli come una musica rilassante. Se si vive in una zona molto rumorosa e trafficata, è consigliato l’utilizzo del “rumore bianco” che si può produrre con una macchina apposita o più semplicemente con un ventilatore o un purificatore d’aria elettrico. Ovvero, un rumore di fondo che con la sua omogeneità e continuità aiuta il cervello a non sentire altri suoni, riducendo il fastidio di eventuali rumori improvvisi dall’esterno e il rischio di risvegli notturni.

Pochissimi bambini soffrono di reali patologie del sonno. Riposo conquistato, almeno dai sensi. Perché sono rari i casi, tranquillizzano gli esperti, in cui le insonnie o altri disturbi del sonno siano conseguenza di vere e proprie patologie come l’asma, il reflusso, disturbi dell’orecchio o le apnee ostruttive dipendenti spesso da anomalie delle prime vie aeree. Eventualità, questa, che potrebbe riguardare il 2-4% dei piccoli fra i 2 e gli 8 anni, per tutti gli altri bastano quindi poche regole per un sano e buon sbadiglio precursore del sonno.