Il caso

Niente cani nei parchi pubblici Trezzo, vie legali contro il divieto

Niente cani nei parchi pubblici Trezzo, vie legali contro il divieto
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Pur di riaprire i parchi pubblici agli amici a quattro zampe i membri del sodalizio Trezzo Bau sono pronti a ricorrere alle vie legali. Questa è la reazione seguita al colloquio che si è svolto venerdì presso il Comando della Polizia Locale tra l’assessore Silvana Centurelli e Cinzia Stucchi dell’Associazione e promotrice della petizione da 600 firme protocollata a inizio maggio in Municipio, in cui i firmatari chiedevano all’Amministrazione di rivedere il divieto contro l’accesso dei cani nelle aree verdi civiche. «Ho fatto presente che la motivazione, legata al presunto pericolo igienico, che ha portato al divieto di accesso è sbagliatissima - ha premesso Stucchi - Perché a quel punto bisognerebbe impedire l’accesso anche ai piccioni e a tutti quegli animali che fanno i loro bisogni per terra. Piuttosto avevo suggerito di intensificare i controlli e di multare pesantemente tutti i proprietari sprovvisti dei kit per la raccolta o del guinzaglio. Oppure, di realizzare una recinzione per proteggere l’area giochi dedicata ai bimbi, come è stato fatto per altri Comuni. Ma, l’assessore mi ha fatto capire che al momento non sembra essere intenzionata a fare un passo indietro, per cui ho deciso di contattare l’Earth. Ovvero, un sodalizio ambientalista e animalista con l’intento di capire se ci sono gli estremi per adire le vie legali e rendere nullo il regolamento votato dal Consiglio comunale nel 2016 in cui si è impedito, di fatto, l’accesso ai cani».

 

 

Ma non è tutto, a Trezzo bau non è piaciuto nemmeno il fatto che a due membri del sodalizio che avevano accompagnato Stucchi in Comando, ovvero Giancarlo Colombo, uno dei soci fondatori e pure l’ex assessore Tina Barzaghi (per un ventennio in Comune alla guida del settore Cultura) è stato impedito di partecipare all’incontro. «La lettera era stata firmata da Cinzia Stucchi, ma a nome di tutti - ha premesso Colombo - Per cui non capisco quale sia la motivazione che ci ha impedito di sedere al tavolo con l’assessore Centurelli».

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