Siamo una tifoseria pazzesca Gli abbonamenti andati a ruba

Lo stadio di Bergamo è praticamente esaurito in abbonamenti. Nei giorni in cui sui media nazionali si parla molto di quanto Inter e Juventus abbiano polverizzato le tessere annuali a disposizione, è l’Atalanta a meritare una menzione speciale, perché a Bergamo sta succedendo in anticipo di un anno quello che era ampiamente prevedibile: lo stadio, che sarà ristrutturato a partire da maggio 2019, sarà bellissimo e i tifosi non hanno nessuna intenzione di lasciarsi scappare la possibilità di esserci.
Ben 14.363 tessere vendute. I numeri ufficiali comunicati dalla società nerazzurra sabato sera sono eloquenti: 14.363 tessere sottoscritte. Il dato relativo al 2017/2018 è stato migliorato di quasi duecento unità (erano 14.164 gli abbonati dell’anno passato) e tutto questo accade dopo pochi giorni dall’apertura ufficiale della vendita libera, che è iniziata il 25 luglio. In soli tre giorni, il popolo nerazzurro ha riempito il vecchio impianto di viale Giulio Cesare quasi in ogni ordine di posto e la risposta è stata davvero da applausi perché se da una parte è vero che i prezzi sono ottimi, dall’altra bisogna considerare che l’Atalanta non ha un serbatoio di tifosi infinito come molte altre squadre. Nel comunicato relativo agli abbonamenti venduti, l’Atalanta ha anche specificato quali sono i settori già esauriti e si capisce subito perché siamo virtualmente al sold out. La disponibilità in abbonamento è esaurita nei seguenti settori: Tribuna Centrale Ubi Banca coperta, Tribuna Laterale Ubi Banca coperta, Tribuna Laterale Ubi Banca scoperta, Parterre Ubi Banca, Distinti Nord, Curva Morosini e Curva Pisani. Praticamente tutti i settori popolari sono pieni, restano posti in Tribuna Centrale con prezzi dai 1.750 ai 3.300 euro oltre a qualche eventuale rimanenza nelle Curve per cui la prelazione ex voucher scade il 4 agosto.
La voglia di esserci e le code notturne. Per acquistare gli ultimi abbonamenti in Curva Nord, nei giorni scorsi c’è chi ha passato la notte in bianco sul piazzale fuori dal punto vendita abbonamenti dello stadio. Il primo ad essere arrivato è stato un ragazzo che si è piazzato davanti a tutti alle 00.30 di mercoledì 25 luglio, altri si sono accodati durante la notte e alle prime luci dell’alba erano decine le persone in coda con apertura del punto vendita fissata per le 10. Grazie a una organizzazione autonoma dei tifosi con tanto di bigliettini numerati, nessuno è stato scavalcato e i primi 12-13 appassionati sono riusciti ad esaurire subito la Nord. Nelle ore e nei giorni successivi, mentre l’Atalanta pareggiava in casa con il Sarajevo, i suoi tifosi continuavano a comprare abbonamenti e la progressione verso il sold out è stata inesorabile e continua. Sarà per il gioco di Gasperini, per la voglia di sostenere i nuovi acquisti o per spingere la Dea assicurandosi una prelazione sulla prossima Curva Pisani che sarà rifatta al termine di questa stagione, è difficile da stabilire con certezza i motivi di questa corsa all'abbonamento, ma ciò che ancora una volta si conferma è la smisurata passione dei tifosi per la squadra orobica. L’Atalanta e la sua gente sono una cosa sola.
Perché Inter e Juventus non valgono come l’Atalanta. In apertura si diceva di Inter e Juventus, che in questi giorni sono su tutti i giornali grazie al sold out dei rispettivi abbonamenti. Di sicuro i numeri sono molto più grandi ma ci sono alcuni dettagli che rendono l’impresa di torinesi e milanesi certamente inferiore rispetto a quella degli orobici. A Milano, sponda Inter, si è raggiunta quota 37 mila abbonamenti e non ce ne sono più disponibili alla vendita, ma il terzo anello non è stato messo nell’offerta. Uno stadio enorme, tutto coperto e con posti a sedere in ogni angolo offrirà un bel colpo d’occhio con una tifoseria che arriva da ogni parte d’Italia; l’Atalanta ha uno stadio piccolo e ormai vecchio, i posti sono scomodi e si prende l’acqua con i tifosi che sono quasi tutti della zona. A Torino si continuano a registrare partite da “tutto esaurito” e con un impianto che è forse il più bello e comodo d’Italia è difficile pensare di non centrare un obiettivo simile. A questo proposito, attenzione pure all’effetto Ronaldo: quando il più forte del mondo viene a giocare nella tua squadra è normale che tutti vogliano esserci, e questo anche se i prezzi degli abbonamenti vengono aumentati del trenta per cento, con tanti saluti alla crisi. Le politiche societarie sono diverse, le dimensioni nemmeno paragonabili e gli impianti lontani anni luce: per tutti questi motivi, il risultato dell’Atalanta in sede di campagna abbonamenti sono ancora più importanti.