Partita (doppia) da vincere Papu regalaci l'Europa

Partita (doppia) da vincere Papu regalaci l'Europa
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Dea, devi vincere. Non te lo canta solo la Curva Pisani, te lo chiede tutta la tifoseria nerazzurra. Perché oggi arriva il primo fondamentale snodo della stagione: non sarà una prova senza appello, ma i 90 minuti che andranno in scena questa sera contro il Copenaghen a Reggio Emilia rappresentano il primo tempo di una partita da giocare e vincere per continuare a sognare. Per continuare a vivere, tutti assieme, il grande sogno europeo.

 

 

Il peso della gara su spalle molto forti. Dopo alcuni giorni passati a goderci il successo sul Frosinone e l’ottimo momento di forma di tutti i giocatori impiegati, adesso è il momento di tirare una riga e non pensarci più. Le cose belle ti aiutano a vivere meglio, ma stasera contro la capolista del campionato danese (13 punti in 6 partite) si riparte dallo 0-0 e quello che hai fatto serve solo per gonfiare il petto, non per partire in vantaggio.

Serviranno umiltà, forza mentale, forza fisica, tecnica e tattica per vincere una partita che deve servire alla Dea per mettersi in una posizione di vantaggio rispetto alla gara in programma la prossima settimana al Telia Parken di Copenaghen. L’Atalanta ha tutto quello che serve per passare il turno, è vietato sottovalutare l’avversario ma non ci sono dubbi che Masiello e compagni sapranno andare in campo con l’atteggiamento giusto per questo genere di impegni. E poi c’è lo straordinario Papu Gomez visto lunedì sera, un concentrato di tecnica e potenza da far preoccupare parecchio il tecnico danese Solbakken.

 

 

Gasperini chiaro: vogliamo i gironi. «Ci prepariamo da inizio luglio per questa doppia sfida, stasera è la prima di due gare molto importanti, niente in questo momento vale di più. Consideriamo fondamentale la qualificazione ai gironi e adesso ci siamo. Siamo pronti, giocheremo la nostra partita». Più chiaro di così, il tecnico della Dea Gasperini non poteva essere e la conferenza stampa della vigilia svolta all’interno dell’hotel che ospita il ritiro della squadra orobica diventa subito un’ammissione di quanto sia importante questa doppia gara con il Copenaghen rispetto alle scelte di formazione.

«Barrow e Zapata? Ho la fortuna di allenare giocatori come loro e non deve per forza sempre esserci una staffetta obbligata. Valuto di volta in volta tante cose, chi sta meglio o chi può essere più importante per la gara che dobbiamo giocare. Chi è giusto che giochi dall’inizio in base all’avversario o al tipo di partita. Lo stesso discorso vale per il portiere. In generale la squadra sta bene, il momento è molto positivo e c’è uno come il Papu che sta lavorando alla grande e può sempre fare la differenza».

 

 

Formazione: pochi dubbi e tante certezze. Per superare il 4-4-2 dei danesi il tecnico Gasperini non dovrebbe cambiare molto rispetto alla sfida con il Frosinone. Senza Palomino in difesa, il ballottaggio Djimsiti-Mancini si ripropone e potrebbe spuntarla ancora lo svizzero-albanese mentre in avanti la presenza di Barrow al posto ancora di Zapata non è così impossibile. Per il resto, Gollini giocherà ancora in porta e la difesa a sua protezione sarà formata da Toloi e Masiello oltre ad uno, come detto, tra Djimsiti e Mancini.

In mezzo al campo e in attacco, stante il dubbio sul centravanti, gli altri sei uomini che verranno schierati sono certi di una maglia. Hateboer e Gosens esterni, de Roon e Freuler centrali con Papu Gomez e Pasalic a supporto della punta centrale saranno i protagonisti che sugli spalti del Mapei Stadium vedrà oltre settemila bergamaschi pronti a spingere la squadra verso la qualificazione. Unica variabile non controllabile? Il terreno di gioco. È brutto, siamo ospiti e non è il caso di dare colpe a nessuno, ma giocare a calcio su un manto erboso così conciato e pieno di buche non è il massimo. Turiamoci il naso e giochiamocela. Senza paura. Siamo l’Atalanta.

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