Gasp sognava i 3 punti, ma gongola «Primo tempo veramente super»

Sorride, ma mastica un po' amaro Gian Piero Gasperini nell'immediato post partita di Roma-Atalanta, un match folle in cui i nerazzurri hanno dominato il primo tempo giocando un calcio spettacolare e andando sull'1-3 dopo essere andati in svantaggio dopo pochi secondi di gioco e riacciuffati nella ripresa da una Roma caparbia. «Peccato, perché il primo tempo ha dimostrato che potevamo vincerla questa partita - ha dichiarato il Gasp ai microfoni di Sky -. Però devo dire che abbiamo fatto una grande partita. Complimenti ai ragazzi, perché se potevamo vincerla il merito è loro e di quello che hanno fatto vedere soprattutto nei primi 45'». Ahinoi, c'è stato anche il secondo tempo: «Nella ripresa abbiamo perso un poco di compattezza dietro, ritrovata poi con l'inserimento di Toloi. Il gol di Florenzi purtroppo ha ridato fiato alla Roma. Ce la siamo comunque giocata e se avessi potuto fare un cambio in più nel finale, magari inserendo il Papu, potevamo ancora vincerla. Le occasioni e gli spazi c'erano».
Proprio i cambi sono stati un tema del match, con Gasp che ha inserito in rapida successione Hateboer, de Roon e Toloi per tentare di placare la furia agonistica giallorossa nella ripresa. Cambi forse troppo avventati, chiedono dallo studio? «No, erano cambi necessari in quel momento. De Roon mi serviva perché ha fisico ed esperienza e loro avevano inserito N'Zonzi in quel momento. Toloi, invece, è stato utilissimo a ridare equilibrio dietro in un momento in cui stavamo facendo fatica. Poi hanno pareggiato, ma noi eravamo comunque ordinati. La stanchezza purtroppo ha influito, però ripeto: nel finale gli spazi c'erano e fossimo stati più lucidi avremmo potuto ancora ribaltarla». Tanti elogi, comunque, per lo splendido gioco mostrato dai nerazzurri, anche con tante seconde linee in campo: «Pessina, Valzania e Djimsiti hanno fatto tutta la preparazione con noi, sanno come giochiamo e sono bravi. Adnan e Rigoni, invece, sono stati intelligenti e hanno capito subito le mie idee, che poi non sono così complicate. Rigoni? Con Zapata e Pasalic, nel primo tempo, è stato perfetto. I tre davanti hanno fatto davvero bene».
Un ultimo pensiero, naturalmente, alla sfida di giovedì, decisiva per il futuro europeo: «L'andata è stata una partita strana: abbiamo tirato tantissimo in porta ma la palla non è proprio voluta entrare. Abbiamo segnato tanto nelle prime partite di questa stagione, con il Copenaghen no, peccato. Ma in Danimarca possiamo fare bene. E siamo convinti dei nostri mezzi». Scontato il ritorno tra i titolari di tanti giocatori che con la Roma sono rimasti in panchina, ma Gasp scherza: «Be', visto come abbiamo giocato nel primo tempo la formazione è già fatta, no?».