Simona Marchini, una grande artista al servizio di tanti giovani talenti
Simona Marchini , un'attrice che non si ferma mai. La famosa artista romana sarà in scena con la piece Bella Figura al Teatro Carcano di Milano il prossimo 18 ottobre con repliche fino al 28. La commedia di Yasmina Reza, scritta per il regista Thomas Ostermeier, è incentrata su un segreto imbarazzante condiviso da due coppie. Accanto a Simona Marchini, Anna Foglietta, Paolo Calabresi, Anna Ferzetti e David Sebasti. «È proprio un momento di stress incredibile - commenta Simona -. Avverto un po' di stanchezza perché le cose a cui mi sto dedicando sono tante. Ma adoro la parte che mi è stata affidata in Bella Figura, dove indosso i panni di una "svampita disturbatrice"». Per chi non lo sapesse, la signora Marchini, oltre alla recitazione, è da diversi anni impegnata in qualità di direttrice artistica di Arteinscena, prestigioso laboratorio di formazione al musical con sede a Prato. Ruolo condiviso con il regista e coreografo Franco Miseria, che solo recentemente ha deciso di lasciare l'incarico per altri impegni. Arteinscena, "costola" del Teatro Politeama Pratese, è una realtà ormai nota in tutta Italia, fucina di talenti e polo di eccellenza per chi vuole emergere nel mondo del canto, della recitazione e della danza. Basti pensare che giovani come il danseur Stefano Simmaco, il cantante Giovanni Caccamo e l'attore fantasista Lorenzo Branchetti, meglio conosciuto come Milo Cotogno, sono nati proprio dalla scuola di musical toscana diretta da Simona Marchini.
Cosa bolle in pentola al Politeama Pratese?
«Definirei questo un momento di transizione in grado di proiettarci verso una crescita decisa e concreta. Un progetto vicino a realizzarsi e che chiama alla partecipazione fattiva la Regione Toscana, per dar vita a una compagnia vera e propria selezionando i talenti più promettenti dei corsi».
Con quali finalità?
«Gli spettacoli targati Arteinscena avranno la possibilità di circolare in altri teatri e affermarsi in realtà anche nazionali, con grande ritorno di immagine non solo per Prato ma per l'intera regione».
Un progetto molto ambizioso...
«È un'idea che da tempo mi coinvolge molto, non solo me ma anche la presidente del Politeama, Roberta Betti, e Lamberto Muggiani, cui è affidata la presidenza della scuola. Adesso credo che i tempi siano maturi per partire con il piede giusto, imprimendo al laboratorio di musical quella svolta che senza dubbio merita».
Primo anno senza Franco Miseria.
«Sì, da adesso tutto peserà e non poco sulle mie spalle. È un'avventura che ho amato sin dall'inizio e ormai gli anni sono davvero tanti. Miseria ha molti impegni di insegnamento altrove che non gli avrebbero permesso di continuare a seguire Arteinscena. È una perdita importante, ma sono sicura che ce la faremo lo stesso. La professionalità di Ranko Yokoyama è una garanzia assoluta, determinante e preziosa per le prossime selezioni».
Qual è il punto di forza di Arteinscena?
«Avere docenti di qualità che conoscono assai bene il loro lavoro e sanno trasmettere agli allievi gli strumenti necessari per evolvere. Il nostro laboratorio è una palestra utile a sviluppare doti artistiche assieme a quelle umane».
Di cosa ha bisogno il Politeama, secondo lei?
«Di sostegno economico, mi verrebbe subito da dire. Sono momenti di crisi che non risparmiano nessuno, ma proprio nella turbolenza di queste fasi si possono intravvedere i segni della crescita, se si opera con determinazione e spirito di squadra».