La "Padre e figlio" è stata annullata Ma a Seriate han pedalato lo stesso
«È stata una festa, nonostante la gara fosse stata annullata. Constatare che, spontaneamente, una settantina di genitori e figli si è radunata qui da noi, in sella alle biciclette, dimostrando così il loro affetto per la manifestazione, mi riempie di gioia». È soddisfatto Adriano Nava, presidente del gruppo sportivo Team Nava Asd e promotore dell’iniziativa, dopo che domenica scorsa diversi appassionati hanno comunque voluto mostrare la propria solidarietà e ritrovarsi in via Monte Rosa, a Seriate, nella sede dell’azienda Nava Cilindri, per quella che avrebbe dovuto essere la trentesima edizione della gara amatoriale "Padre e figlio".
«Mi è dispiaciuto molto cancellare l’edizione di quest’anno, speravo di partecipare per la prima volta al fianco del mio nipotino Lorenzo di sette anni – prosegue Adriano Nava –. Negli anni scorsi, appena aprivo le iscrizioni nel giro di poco tempo ero costretto a chiuderle e a rifiutarne alcune per esubero di partecipanti. Tutti noi, partecipanti e volontari, ci siamo impegnati per rendere grande questa iniziativa con il solo scopo di offrire un contributo a chi è meno fortunato. Quest’anno, a causa delle qualifiche specifiche che i volontari dovevano avere per poter prestare servizio lungo il percorso e davanti alle nuove e rigide norme che regolano le manifestazioni pubbliche (direttiva e linee guida del ministro Minniti del luglio 2017) mi è stato impossibile continuare; inoltre la Federazione Ciclistica Italiana, alla quale siamo affiliati, per complicare ulteriormente il tutto ha stabilito che i giovanissimi, accompagnati dai genitori, devono gareggiare con la modalità di gara “regolarità” ossia senza eccedere in scatti. Alla trentesima edizione ci tenevo particolarmente, dopo tanti sacrifici, ma certe...