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Willie Nile, il rocker senza tempo che piace tanto a Bruce Springsteen

Willie Nile, il rocker senza tempo che piace tanto a Bruce Springsteen
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La musica americana che conta passa dal Druso, giovedì 25 (ore 21.30, 15 euro): c’è Willie Nile, un rocker senza tempo, con una carriera discografica alle spalle tanto lunga quanto insolita. Debutta nel 1980 con un album omonimo di grande spessore, l’anno successivo arriva Golden down, poi un silenzio lungo dieci anni. Tanti, infatti, ne passeranno prima della pubblicazione di Places i have never been, terzo lavoro di inediti datato 1991. Beautiful wreck of the world servirà ben otto anni più tardi un poker discografico che ha comunque offerto grandi canzoni mainstream, sicuramente tra le più autentiche e oneste partorite dalla pancia rock della Big Apple.

 

 

Non a caso, nel 2006, arriva Streets of New York, un album dedicato alla sua città in cui spiccano brani intensi come The day I saw Bo Diddley in Washington Square. Ed è proprio il terzo millennio il periodo più prolifico di Nile, che piazza sul mercato ben sei dischi. La metà sono registrazioni live, quasi a voler dimostrare a chi non lo conosce che la sua musica è roba per chi sta sotto il palco a sudare. Willie è un piccolo boss che dal vivo trasuda passione, e non è certo un caso che proprio Springsteen, in più di una occasione, abbia voluto dividere il palco con lui. Dopo Positively Bob - Willie Nile sings Bob Dylan dello scorso anno, il musicista americano ha appena pubblicato l'ottimo Children of paradise.

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