Vent'anni il 14 novembre Barrow vuol regalarsi il gol

Nonostante a livello personale non stia attraversando il proprio momento migliore, sono state decine le persone che mercoledì si sono presentate presso lo store ufficiale dell’Atalanta per scattare una foto o chiedere un autografo a Musa Barrow, il classe 1998 esploso la scorsa stagione nella Primavera di Brambilla e successivamente con la prima squadra di Gasperini. «In questo periodo sto giocando, ma non sono ancora riuscito a realizzare la prima rete in campionato - esordisce l’attaccante originario del Gambia -. È un momento difficile, ma sto lavorando per migliorarmi».
[Foto tratte dalla pagina Facebook dell'Atalanta]
Domenica a Bergamo arriverà l’Inter, reduce da sette vittorie consecutive in Serie A. «Siamo due squadre che stanno bene e soprattutto noi che stiamo spingendo. Siamo consapevoli del fatto che domenica sarà molto dura. Loro hanno giocatori forti come Icardi o centrocampisti che Brozovic e Gagliardini che stanno attraversando un ottimo momento di forma. Dietro sono molto forti fisicamente, ma con la mia velocità posso metterli un po’ in difficoltà come ho già fatto lo scorso anno contro Miranda e De Vrij». Quanto alla stagione, appena Barrow sente la parola Europa, non si tira indietro nel pronunciarla. «Certo che crediamo nell’Europa e possiamo ripetere un campionato come quello precedente. Abbiamo perso qualche punto per strada, ma stiamo recuperando. Dobbiamo affrontare ogni partita che se fosse una finale».
Foto tratte dalla pagina Facebook dell'Atalanta








Nelle ultime uscite, Gasperini ha leggermente modificato il proprio assetto offensivo, con il giovane attaccante schierato sia al centro che lateralmente. «A me non interessa il modulo, mi basta giocare - taglia corto il numero 99 nerazzurro -. La posizione in campo la decide il mister, che mi aiuta e mi sprona parecchio durante la settimana. Noi ci prepariamo sempre per giocare in modi diversi».
Nonostante sia nel mirino di club prestigiosi, in questo momento Barrow non si vede lontano da Bergamo. «Voglio rimanere all’Atalanta. Sono giovane e ho tanti anni davanti a me. L’Atalanta è la mia seconda famiglia, qui ho iniziato la mia carriera e pertanto adesso penso solo a quello. Devo migliorare sotto tanti aspetti perché l’anno scorso sono entrato nella fase finale dopo la stagione con la Primavera, mentre quest’anno sono un giocatore come tutti gli altri. Prima gli avversari non mi conoscevano, ora sanno qualcosa in più su di me».
Poche parole anche sul presunto dualismo con Zapata. «A me non interessa chi segni, io gioco per far vincere l’Atalanta. Se poi vinciamo e segno gol, tanto meglio. Giocare con Zapata? Anche lui è un mio compagno di squadra come tutti gli altri. Io posso giocare con tutti. Fisicamente sto bene, ma devo lavorare perché contro un certo tipo di difensori faccio un po’ già di fatica».
Infine una battuta sul compleanno del gambiano, che spegnerà venti candeline il prossimo 14 novembre. «Quel giorno sarà impegnato con la mia nazionale e festeggerò con loro. Poi. Una volta rientrato a Bergamo, faremo un altro appuntamento con i miei compagni di club».