«E l'Atalanta?». Dialogo al bar dopo la notte a riveder Zapata

«E l'Atalanta?». Dialogo al bar dopo la notte a riveder Zapata
Pubblicato:
Aggiornato:

«Bepo, Bepo, Bepoooooo!!! Ha segnato il numero 91!!». Il caffè sul bancone, stavolta, lo prendo per primo. Dopo la trasferta di Udine arrivo al bar in anticipo rispetto al Bepo e già questo è strano. Però stamattina va bene tutto, perché ha segnato il numero 91.

«Eh, Fabio, il numero 91. Stamatina l’è dura..».

«Ma come dura, Bepo. Set cümbinat cosè (cosa hai combinato)?».

«Pota Fabio, so ‘ndac in lec tarde (sono andato a letto tardi). Il frico ha fatto effetto, insieme al vino bianco e alla scorpacciata di gol della Dacia Arena».

«Bepo, il vino rosso ti fa male. Il bianco pegio amo! (peggio ancora)».

«Ta ghet resù (hai ragione). Ma stavolta ho anche fatto il giornalista..».

«Prego? Non vorrai rubarmi il posto, a che il mio direttore dopo ti assume. Gli piace come parli di Atalanta...».

«Schersa mia (non scherzare). Stanotte mi sono rivisto quattro volte la partita. La Mariuccia la se stremida (si è spaventata) perché non ero a letto».

Mariuccia è la moglie del Bepo, una santa donna che lo sopporta da mattina a sera e che dell’Atalanta non capisce un tubo.

«Ma Bepo, come mai quattro volte?».

«Ho sentito Reja dopo la partita, era esaltato. Poi ho chiamato anche PierPaolo Marino, che era allo stadio, mi ha detto che Zapata segna quindici gol quest’anno. Ho rivisto la gara per capire se davvero Duvan ha giocato tanto bene quanto mi era sembrato. E al quarto replay integrale posso dirlo: 24 milioni sono un prezzo più che giusto per uno così».

«Amò turna (ancora) con i 24 milioni. Sono 6+6+12 Bepo, sbaglia mia».

«Fabio, ta scrieeret bé (scriverai bene), ma con la matematica non ci siamo. Ocio: 6+6+12 fa 24. O no?».

«Me toca spiegat töt (mi tocca spiegarti tutto). Zapata è stato pagato 12 milioni di prestito biennale, sei per il primo anno e sei per il secondo. Alla fine della stagione 2019/2020 l’Atalanta può decidere di riscattarlo per altri 12 milioni oppure no. Un capolavoro».

«Quindi mi stai dicendo che lo paghiamo 24 solo alla fine dei 4 anni e solo se decidiamo di riscattarlo. Giusto?».

«Esatto Bepo, e lo paghiamo comunque in quattro anni: tre milioni all’anno se è solo prestito, sei se lo riscattiamo. Roba che di solito con quei soldi prendi giovanotti di belle speranze o giù di lì...».

 

 

«Fenomeni a Zingonia. Ma cosa mi dici del Toloi? Fabio, fortissimo il brasiliano...».

«Rafael è un giocatore formidabile quando deve impostare oltre che contenere. Ci sono situazioni di gioco in cui lo vedi partire a razzo che tutti ci diciamo: “‘ndo al” (dove va)? E invece ha ragione lui».

«Nel complesso una buona Atalanta, solo Rigoni non mi è piaciuto».

«Sembra leggerino Bepo, non incide mai. Anche Barrow di solito lascia quell’impressione, ma a Udine è entrato molto bene».

«Siamo forti Fabio, nella testa e nelle gambe. Poi con un pubblico così: anche a Udine si sentivano tantissimo i cori e poi grazie ai video e ai social è stato possibile rivedere i cori nel dopo partita. Semplicemente meravigliosi».

«Osti Bepo, come ta set forbito (come parli bene). Manera? Biit mesciat (bevuto mischiato)?».

«Tas, che so ‘ncasat nigher... (taci che sono incazzato nero)».

«Come Zapata o di più?».

«Di più. Come si farà a piazzare Cagliari–Atalanta di Coppa Italia al lunedì sera? Chi fa la programmazione deve aver studiato con il Cepu. Non ci sono spiegazioni».

«In effetti è una scelta folle. Pare si giochi alle 17.30 e quindi anche il rientro alla sera in aereo è impossibile per chi vorrà esserci. Davvero una situazione imbarazzante per una Coppa che è sempre più snobbata».

 

 

«Va beh, ci pensiamo a tempo debito. Te ma, i biglietti della Juve?».

«Bepo, non so nulla e pensa che della partita non me ne frega più di tanto».

«Dai Fabio, desmet de fa ol bambos (smettila di fare lo stupido). Tutti aspettiamo quella partita, arriva anche CR7 a Bergamo. Vuoi mettere?».

«Hai visto che giorno giocano?».

«Certo, a Santo Stefano».

«Ecco, io alle 15 del giorno di Santo Stefano sarò in famiglia e guarderemo la partita in tv. Mia moglie Sara, le mie bimbe Federica e Martina vengono prima di CR7, della Juve, della serie A e dell’Atalanta. Durante l’anno sono sempre in giro, le feste sono per loro».

«Pota ma in Inghilterra giocano sempre, si chiama “Boxing Day”».

«In Inghilterra bevono il tè alle 5 con il latte, guidano a destra e mangiano pancetta a colazione. Non è che tutti gli esempi bisogna prenderli per buoni. Sarà uno spettacolo la serie A il giorno di Santo Stefano, ma questa volta non partecipo, me la godo in tv immerso nel calore della famiglia».

«Capito Fabio, allora tieni in caldo la voce e gli articoli per Lazio e Genoa, prima dei bianconeri bisogna affrontare loro».

«Bepo, io punto alla Champions: bisogna chiudere l’andata almeno a 30 punti. Credega, what else?».

Seguici sui nostri canali