Creatività al potere

Borgo Santa Caterina, cioè il borgo ora regno delle boutique sartoriali

Borgo Santa Caterina, cioè il borgo ora regno delle boutique sartoriali
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Se ci si vuole vestire in maniera particolare e uscire fuori dai soliti criteri di omologazione dettati dalle grandi catene della moda, ecco che Borgo Santa Caterina offre tanti spunti. C'è infatti più di un negozio-laboratorio che mette a disposizione del pubblico femminile capi e accessori che fanno della creatività il loro punto di forza.

 

Lab29

Come ha fatto, ad esempio, Lab29. Questo ampio spazio luminoso è nato dall’idea delle due proprietarie, Marta e Pina, di unire in uno stesso posto oltre agli articoli di abbigliamento anche i gioielli e una serie di prodotti artigianali. «Abbiamo voluto - spiega Marta, una delle due socie - stravolgere la figura del classico negozio, creando un ambiente più amichevole, dove venire non solo per acquistare un vestito o un gioiello, ma anche per fare due chiacchiere e prendere un caffè. Quello che però vogliamo offrire è un prodotto diverso e unico. E abbiamo pensato di farlo personalizzando i nostri capi». La creazione parte dal disegno del modello che viene ideato, poi, appoggiandosi a un laboratorio esterno, si realizza il prototipo che in seguito viene decorato. I tessuti utilizzati sono tutti il più possibile naturali: lana e cachemire, viscosa, seta e cotone. Tra gli scaffali e le rastrelliere appendiabiti si trovano t-shirt o felpe basiche impreziosite con la scelta degli accessori e declinate seguendo i gusti della cliente, ma anche camicie, vestiti, gonne, pantaloni, cappotti. Via libera a Swarovski, o fiori, o ricami e a tutto quello che può nascere dalla creatività di Pina e Marta. «Adesso per esempio stiamo lavorando su una serie di magliette da realizzare alle amiche della sposa per un addio al nubilato. Stiamo mettendo a punto un’idea che consenta di creare un articolo ad hoc per ogni partecipante, ma che sia anche riutilizzabile dopo l’evento». Anche per la gioielleria in argento, Lab29 si muove sulle ali della creatività, mescolando pietre o elementi lavorati a uncinetto. In occasione del Natale la proposta è un originale braccialetto che utilizza il codice morse per comporre parole o brevi frasi.

 

Maresana Lab

Sulla stessa linea di pensiero si muove Maresana Lab, un negozio nato un po' per gioco nel 2012 in un laboratorio ai piedi della Maresana, e che poi nel borgo (dal 2014) ha trovato la sua vera dimensione. Le due proprietarie, Manuele e Tatiana, stanno puntando sempre di più sulla parte laboratoriale della propria attività. Tra pochissimo, infatti, il negozio di Santa Caterina diventerà esclusivamente laboratorio, mentre la parte espositiva si sposterà poche vetrine più in là. «Questa decisione è nata dall’esigenza – sostengono Manuela e Tatiana - di voler produrre prodotti interamente nostri, puntando a offrire capi che si distinguano per l’attenzione alla qualità dei materiali utilizzati e all’originalità del modello. Abiti che non si trovino nella grande distribuzione e realizzati solo in fibre naturali: pura lana, caldo cotone, viscosa, seta». Ora il negozio-laboratorio mette a disposizione delle clienti anche dei brand di pronto moda, che sono però sempre in linea con i gusti delle due proprietarie, e cioè «frizzanti, colorati e che colpiscano al primo sguardo». Manuela poi utilizza la sua abilità con ferri e uncinetto per confezionare cappelli, sciarpe e golfini e «se una cliente non trova il colore che desidera - assicura Manuela - siamo in grado in poco tempo di accontentarla». Tatiana invece è specializzata nella realizzazione di gioielli in argento e pietre semi preziose. Da quest'anno è nata anche “Donne in tessuto”, un’unione informale tra i commercianti della parte alta del borgo che hanno le stesse esigenze. «La collaborazione per noi artigiani di nicchia è fondamentale – chiariscono Manuela e Tatiana -, serve per sfruttare al meglio le nostre sinergie: dal rifornimento dei materiali, agli orari e giorni delle aperture, ai momenti in cui ci ritroviamo tutte insieme a “cucire”».

 

Re-Logo

Anche Re-Logo, nella parte alta del borgo, ha fatto dell’originalità e unicità il suo credo, con un vero e proprio laboratorio di moda. Se ne ha la sensazione non appena si varca la porta d'ingresso: una larga parte del negozio è occupata da un grande tavolo da disegno, al lato una tavola da stiro su cui campeggia un ferro da stiro. Anima del laboratorio-negozio è Barbara, che da 14 anni ha aperto in Santa Caterina, dando forma a un’attitudine che aveva fin da bambina, quella di disegnare i suoi abiti che poi faceva confezionare da una sarta. Ed è proprio in questo spazio che Barbara realizza i suoi pezzi unici, facendo tutto da sola. Si parte da un’idea, che viene riprodotta su cartamodello, poi si taglia la stoffa, si cuce ed ecco il vestito pronto per essere esposto in negozio. I capi di Re-Logo hanno un taglio molto personale, linee morbide e materiali assolutamente naturali: cotone, lino, seta, viscosa, lana, cachemire. Ma soprattutto, in questo negozio non è possibile trovare due capi uguali: «Ogni pezzo che creo - mette in evidenza Barbara – viene confezionato con stoffe diverse o con un dettaglio che fa la differenza e che lo rende unico». Anche gli accessori seguono il principio dell’originalità e del fatto a mano: collane, orecchini ma anche borse, tutto realizzato con materiali naturali e a volte insoliti che vanno a completare e ad abbinarsi a vestiti e cappotti. Una tendenza moda particolarmente apprezzata dalle clienti abituali: «Sono loro la mia migliore pubblicità – sottolinea Barbara -, indossano i miei capi e ho potuto verificare che nulla è più efficace del passaparola».

 

Frida

Aperto, invece, da meno di un mese il nuovo negozio Frida. «Mi sono voluta ispirare a questa grande pittrice - spiega la proprietaria Silvia - per quello che rappresenta come donna e come artista: una grande forza di volontà nel non lasciarsi abbattere dalle avversità della vita, ma anche una forza espressiva in cui il colore è elemento essenziale». Già dalla vetrina c’è un chiaro riferimento all’artista messicana, con un'immagine della Kahlo su una poltroncina e un albero colorato che ricorda quello dei suoi quadri a fare da cornice a un manichino con un cappotto verde brillante. Frida rappresenta per la sua proprietaria, che ha una solida esperienza nel settore dell’abbigliamento, una nuova avventura. Due i punti di forza del negozio: la maglieria in cachemire e l’alta sartoria. Chi desidera ordinare un capo in cachemire ne può scegliere sia la pesantezza (decidendo il numero di fili desiderato), sia il colore (utilizzando la cartella colori che mette a disposizione un gamma infinita di tonalità). «Per il modello - mette in evidenza Silvia - ci si può ispirare alla collezione che esponiamo in negozio oppure si possono mettere a punto delle idee per personalizzarlo». La sartoria, invece, utilizza solo tessuti pregiati in seta e lana con un gusto molto femminile.

 

5 Maison BB

Santa Caterina ospita anche le creazioni di una giovane stilista bergamasca, Cristina, che rifornisce con i modelli da lei realizzati alcuni dei negozi del borgo. Il suo marchio “5 Maison BB” è nato con l’obbiettivo di offrire un prodotto di qualità sia per l’utilizzo della materie prime tutte rigorosamente di origine naturale sia per il design, ma con un prezzo accessibile. Dopo essersi diplomata all’Accademia Santa Giulia di Brescia, specializzata in Design della moda a Milano e aver conseguito un master in modellistica a Londra, Cristina ha lavorato per diversi anni per alcune importanti case di moda. Poi con la nascita dei suoi due figli, sono cambiati i ritmi ma anche le sue esigenze. «Quattro anni fa ho sentito la necessità - sottolinea Cristina – di fare un salto di qualità e di creare un marchio tutto mio». Così è nata la linea dedicata esclusivamente ai bambini, che nel giro di poco tempo si è allargata anche alla donna. Ma Cristina non fa tutto da sola, da due anni ha trovato un valido supporto in Alessandra, con la quale ha molti punti in comune a partire dalla stessa passione per questo lavoro. Alessandra segue in particolare la parte “social” del marchio, ma non solo. Sul sito della 5 Maison BB si può visionare la collezione, scegliere, chiedere delle modifiche e farsi arrivare il capo a casa. «La sfida – spiega Cristina – è quella di incrementare sempre di più la parte on line, anche se in Italia non è molto diffusa la tendenza a vendere prodotti artigianali online». E per il suo futuro Cristina sogna di aprire un laboratorio aperto a tutti.

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