Con Hateboer e Gosens l'Atalanta ha messo le ali

Con Hateboer e Gosens l'Atalanta ha messo le ali
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Nell’Atalanta di Gasperini, la bella squadra che vive di certezze come Zapata, Ilicic, Gomez, Toloi, Masiello, de Roon e Freuler, ci sono due ragazzi che stanno crescendo in modo esponenziale tanto da meritarsi spesso voti molto positivi sui giornali. Parliamo di Hateboer e Gosens, i laterali titolari del centrocampo che tanto bene stanno facendo in questa stagione e che nei discorsi dei tifosi hanno ormai quasi cancellato i fantasmi di Conti e Spinazzola a suon di reti e buone prestazioni.

 

 

Hans Hateboer, il maratoneta adesso è decisivo. Sulla destra le prestazioni dell’olandese Hateboer sono in costante crescita. Anche se il piede non è sempre delicato, il numero 33 degli orobici ha un pregio che ormai tutti all’ombra di Città Alta abbiamo iniziato ad apprezzare tantissimo: la sua corsa si ferma solo quando è finito il campo o quando il direttore di gara fischia la fine della partita. Sguardo furbo, carattere solare e applicazione costante al lavoro, Hateboer in questa stagione ha finalmente trovato anche la via del gol e i margini di miglioramento sono ancora notevoli.

Con tre reti in campionato (Frosinone, Inter ed Empoli) e una in Europa League (Hapoel Haifa), il ragazzo classe 1994 sta imparando a inserirsi in modo deciso e convinto come faceva Conti nel primo anno di Gasperini e questo movimento diventa una grande risorsa per i nerazzurri. Nazionale olandese, le sue convocazioni vanno avanti un po’ a singhiozzo rispetto a quelle dell’ormai titolarissimo De Roon, ma il ragazzo è sul pezzo e quando sulla destra riesce a combinare bene con Ilicic andando nello spazio per gli avversari sono sempre dolori.

 

 

Robin Gosens, il tedesco è sbocciato. L’altro protagonista delle fasce orobiche è Robin Gosens, tedesco classe 1994 arrivato nell’estate 2017 dagli olandesi dell’Heracles. Per un sacco di tempo il numero 8 teutonico è rimasto impantanato nei paragoni con Spinazzola, ma ormai è chiaro a tutti che si tratta di un giocatore diverso e addirittura migliore rispetto all’esterno juventino quando si parla di giocare a tutta fascia. Fisico importante e grande facilità di corsa, Gosens ha pure segnato gol decisivi con la Dea (Everton quello che tutti ricordano) ma soprattutto sono gli assist che arrivano da lui a essere preziosissimi.

Dal punto di vista tattico, la posizione di Gomez più spostato al centro è un vantaggio per Gosens. Con tutta la corsia libera il tedesco ha la possibilità di distribuire meglio le energie e le sue sortite offensive sono bilanciate anche rispetto alle esigenze della squadra. Il pubblico lo apprezza, purtroppo dalla Nazionale tedesca non sono ancora arrivate buone notizie, ma ormai è chiaro che se continua con questo rendimento il futuro non potrà che essere roseo anche da quel punto di vista. Ultima annotazione: il lavoro con Gasperini pare gli abbia fatto benissimo anche dal punto di vista atletico, sembra piccolino ma da vicino il livello della muscolatura è impressionante.

 

 

Dove si può ancora migliorare. Dal punto di vista della manovra, tutti e due i ragazzi di fascia della Dea possono ancora migliorare molto. A volte il tempo di inserimento non è preciso, ma per questo basta lavorare sempre di più a Zingonia. Sotto il profilo tecnico si possono affinare alcune caratteristiche e soprattutto Hateboer dovrebbe applicarsi un po’ nella vecchia ma sempre attuale esercitazione del “Muro”: palla nei piedi, ripetizioni continue contro il muro con controllo e tocchi di diverso tipo per migliorare la tecnica.

In generale, la coppia di esterni è ormai molto ben incanalata verso una crescita costante e gli automatismi con i compagni sono lì da vedere. Le due punte che giocano, quando vengono a coprire nelle rispettive fasce di competenza, danno aiuto a Gosens e Hateboer (a sinistra scende Zapata, a destra Ilicic o Rigoni) e se anche in fase di attacco alla porta avversaria si riesce a migliorare un po’ la conclusione (passaggio o tiro in porta che sia) quel numero trenta alla voce gol fatti è destinato a crescere continuamente.

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