Un vero successo

A Nembro i Dolci Sogni dei detenuti hanno il sapore del pane fresco

A Nembro i Dolci Sogni dei detenuti hanno il sapore del pane fresco
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È stato inaugurato sabato 15 dicembre in via Locatelli, a Nembro. È "Dolci Sogni", il nuovo bar con laboratorio per la produzione di prelibatezze da forno sia dolci che salate. L’obiettivo è vendere i prodotti realizzati da detenuti del carcere di Bergamo e da persone diversamente abili della Val Seriana. Il bar laboratorio "Dolci Sogni" è nato grazie alla collaborazione tra diverse realtà no profit del territorio, prima fra tutte la cooperativa sociale Calimero di Albino, che già gestisce il progetto "Dolci Sogni Liberi" al carcere di via Gleno. «Siamo partiti quattro anni fa con il forno alla Casa Circondariale di Bergamo – spiega Rosalucia Tramontano, Responsabile Cooperativa Calimero – perché crediamo nel valore generato dall’inserire nel mondo del lavoro persone svantaggiate come chi sta scontando una pena o ha appena finito di scontarla. Inserire queste persone in un contesto produttivo come questo è un modo concreto per entrare a pieno titolo nel sistema sociale che non solo promuove la legalità, ma si occupa anche di prevenzione e recupero. Ai detenuti offriamo la possibilità di partecipare a un’attività lavorativa che consenta loro di acquisire competenze per una prossima emancipazione attraverso il proprio lavoro. La ricetta è semplice: il lavoro al forno "Dolci Sogni Liberi" aumenta l’autostima e la fiducia in se stessi, rafforzando qualità come la puntualità e l’affidabilità e promuovendo l’interazione con le persone».

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L'inaugurazione di Dolci Sogni

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Tre ragazzi che lavorano da Dolci Sogni

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Il sindaco di Nembro con Rosalucia Tramontano e Antonio Costantini.

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L'ingresso di Dolci Sogni

L’iniziativa ha avuto successo? Eccome. «Sempre più persone richiedevano i nostri prodotti, che vendevamo all’interno di negozi equosolidali dove facevamo anche rifornimento per la materia prima – racconta la responsabile di Calimero – ma non bastava. Da qui l’idea di aprire un punto vendita solo nostro, con annesso un piccolo laboratorio che affiancherà quello già ben avviato nella Casa Circondariale. È aperto non solo a detenuti o ex detenuti, ma anche a persone con disabilità, in particolare che riguardano lo spettro autistico, seguite dalle associazioni che hanno...

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 61 del BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 27 dicembre. In versione digitale, qui.

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