Gori contro Salvini, ma non si ribella

«Lo ripetiamo da mesi: la legge 113/2018 – nata dal Decreto Salvini su immigrazione e sicurezza – anziché mettere ordine nella gestione interna del fenomeno migratorio, produce irregolarità e insicurezza». Parole del sindaco Giorgio Gori, diffuse direttamente da un comunicato del Comune di Bergamo. Gori si inserisce quindi nel caldissimo dibattito attorno al decreto nei giorni in cui altri sindaci dem hanno annunciato lo strappo: ben noti i casi del sindaco di Napoli Luigi de Magistris e di quello di Palermo Leoluca Orlando, che hanno dichiarato di non aver intenzione di applicare le normative previste dal decreto.
Orlando, in particolare, ha motivato la scelta gridando all’incostituzionalità dell’articolo 13. Non solo minacce: il primo cittadino siciliano ha già dato disposizione all’anagrafe di Palermo di non applicare le norme. Secondo l’articolo 13 il permesso di soggiorno costituisce un documento di riconoscimento, ma non dà diritto, a differenza di quanto accadeva in passato, a iscriversi all’anagrafe. Norma che secondo i “vassalli ribelli” sarebbe incostituzionale in quanto lesiva e offensiva dei diritti fondamentali di una persona (a livello pratico, l’applicazione impedirebbe, ad esempio, ai minori non iscritti all’anagrafe di frequentare scuole pubbliche). Per Gori però il problema più grande è un altro: «Al di là dell’articolo 13 su cui Orlando ha annunciato la disobbedienza, la questione di gran lunga più grave è la cancellazione (con poche marginali eccezioni) del permesso di soggiorno per motivi umanitari, che si traduce in un forte aumento dei dinieghi e del numero di stranieri che – ben lungi dall’essere rimpatriati – resteranno sul territorio da irregolari, condannati a vivere di espedienti. Tutto questo porterà ad una crescita dei reati e dell’insicurezza nelle città, esattamente l’opposto di quanto Salvini dichiara di voler perseguire».
Non si fanno attendere risposte dal fronte leghista. Su Facebook il primo a parlare è Daniele Belotti, che scrive: «Gori conferma di voler dare precedenza ai clandestini. Invece di...