Meravigliosa Atalanta a Cagliari Prossima impresa: battere la Juve
Due gol, due pali, una decina di occasioni da gol limpide come l’acqua di sorgente e una dimostrazione di forza quando si gioca palla a terra che conferma una verità straordinaria: l’Atalanta è una squadra meravigliosa. Nella prima partita del 2019 i nerazzurri battono meritatamente il Cagliari a domicilio regalandosi la prestigiosa sfida alla Juventus a fine gennaio. Zapata (gol e assist) e Pasalic fissano il 2-0 della Sardegna Arena e per quanto è stato costruito soprattutto nella ripresa, gli orobici hanno davvero di che essere soddisfatti: le scorie natalizie sono alle spalle e il rendimento esterno continua a essere spettacolare.
Scelte quasi obbligate per Gasperini con una novità che matura proprio a ridosso della partita. In mezzo al campo, al posto di De Roon, nuova possibilità per Pessina (Pasalic in panchina) che non gioca titolare dalla sfida di Roma dello scorso agosto. Per il resto, senza Masiello e Mancini (fastidi ad un ginocchio) scendono in campo Djimsiti e Palomino con Toloi, mentre in mezzo al campo le scelte sono fatte con Freuler, Hateboer e Castagne a completare la linea da quattro. Il tridente Gomez–Zapata–Ilicic va in campo dall’inizio mentre Maran si copre un po’ di più con Faragò al posto del nuovo acquisto Birsa e Ionita schierato a supporto di Pavoletti e Joao Pedro. Giornata serena ma ventosa a Cagliari, 15 gradi di temperatura con oltre centrotrenta appassionati orobici arrivati in Sardegna per sostenere la formazione di Gasperini.
In avvio di gara l’Atalanta è più presente del Cagliari in zona offensiva, al 1’ Gomez ci prova da fuori area, ma la conclusione è debole e al 2’ tocca a Freuler spedire sopra la traversa da buona posizione un appoggio interessante del numero 10 argentino. Il Cagliari gioca molto su Pavoletti e poco palla a terra, al 10’ il numero 30 dei padroni di casa insacca alle spalle di Gollini ma è in posizione di fuorigioco prima di una nuova conclusione in corsa di Castagne che viene ribattuta in angolo da Srna (14’).
Tra il 20’ e il 24’ l’Atalanta costruisce due grandi occasioni, prima Ilicic combina con Hateboer e da buona posizione scarica un destro in diagonale che finisce sul fondo di un soffio e poi tocca a Toloi spizzare un angolo di Gomez con il numero 72 sloveno che da zero metri non riesce a insaccare per la prodigiosa deviazione in angolo di Srna. Il Cagliari al 28’ reagisce, Pavoletti colpisce molto bene di testa su assist di Faragò, ma a Gollini battuto è Palomino che si fa trovare pronto a salvare sul palo lungo. La Dea reagisce subito, al 29’ Gomez manda il pallone a toccare la parte alta della traversa, mentre al 39’ è Toloi a calciare alto da ottima posizione dopo che si era aggiustato benissimo il pallone in corsa. Nel recupero del primo tempo, Padoin (45’+1) scarica un bel sinistro che Gollini respinge prima che Palomino perfezioni il recupero con un’altra importante deviazione di testa.
Dopo il riposo inizia uno di quei monologhi che andrebbero fatti vedere ai bambini che muovono i primi passi nel mondo del calcio. Sicuramente serve un pizzico di precisione in più, ma creare 7-8 palle gol pulite sul campo del Cagliari è qualcosa di veramente notevole. Al 53’ Ilicic inizia il suo show personale con un sinistro messo in angolo da ottima posizione, Pavoletti crea un mezzo spavento a Gollini (54’), ma la dimostrazione di forza degli orobici sul piano del gol diventa minuto dopo minuto sempre più importante.
Al 59’ Gomez mette sulla testa di Zapata un pallone d’oro, ma il 91 mette alto, al 60’ il colombiano calcia su Cragno da due passi (assist di Ilicic) e al 61’ è sempre il colombiano a finire a terra su un intervento dubbio di Cragno in uscita. Tra il 70’ (sinistro di Ilicic parato in tuffo da Cragno) e l’88’ (gol di Zapata su assist sporco di Castagne) la Dea costruisce una quantità industriale di palle gol: al 73’ Freuler serve Zapata, ma il portiere dei sardi respinge, al 77’ lo sloveno colpisce un palo nel deserto a Cragno battuto con il sinistro dopo lo scambio con Gomez e all’83’ sempre Ilicic non trova la porta dopo aver combinato bene con Zapata da dentro l’area di rigore.
Quando lo spettro dei supplementari era ormai dietro l’angolo ci ha pensato Zapata (decimo gol consecutivo, tredicesimo stagionale) a sbloccare il risultato e nel recupero il colombiano ha regalato un bel sorriso anche a Pasalic difendendo un pallone d’oro e appoggiando per il numero 88 croato l’assist del raddoppio. Al fischio finale di Piccinini i nerazzurri esultano per la qualificazione ai quarti, nell’ultima settimana di gennaio a Bergamo arriverà la Juventus e in gara secca chissà che non possa succedere quello che a Bergamo tutti quanti aspettiamo da tantissimo tempo. Adesso testa al Frosinone, l’Atalanta a Cagliari ha dimostrato di essere già in palla.
Cagliari-Atalanta 0-2
Reti: 88’ Zapata (A), 93’ Pasalic (A)
Cagliari (4-3-1-2): Cragno, Srna, Romagna, Ceppitelli, Padoin, Faragò, Cigarini (76’ Bradaric), Barella, Ionita (76’ Birsa), Joao Pedro, Pavoletti (66’ Farias). All. Maran.
Atalanta (3-4-1-2): Gollini, Toloi, Djimsiti, Palomino, Hateboer, Freuler, Pessina, Castagne, Gomez (92’ PAsalic), Zapata, Ilicic. All. Gasperini.
Arbitro: Piccinini di Forlì (Del Giovane e Muto; Marinelli; Doveri e Marrazzo)
Ammoniti: 21’ Cigarini (C), 45’+2 Freuler (A), 57’ Faragò (C), 75’ Toloi (A), 81’ Djimsiti (A)