Cronaca di un'impresa sfiorata

L'Atalanta trasforma l'impossibile in una dolcissima e bella realtà

L'Atalanta trasforma l'impossibile in una dolcissima e bella realtà
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Prima il baratro, poi la risalita con vista Paradiso. Solo sfiorato purtroppo, ma ugualmente importante e significativo. Atalanta-Roma finisce 3-3, alla doppietta di Dzeko e al gol di El Shaarawy rispondono Castagne, Toloi e Zapata con la squadra orobica che gioca un secondo tempo prodigioso nonostante un Ilicic con le polveri bagnate e trascinata da un Gomez semplicemente devastante. Il quarto posto del Milan resta distante tre punti, questa sera vedremo cosa farà la Lazio con la Juventus, ma la Dea ha dato un segnale importante: nella corsa europea, i nerazzurri ci sono eccome.

 

 

Nessuna sorpresa nelle scelte di Gasperini rispetto alle attese della vigilia. Al posto di Freuler (oggi in panchina) gioca ancora Pasalic, mentre in difesa viene confermato Djimsiti al posto di Palomino, con Toloi e Mancini a completare la linea davanti a Berisha. Hateboer e Castagne con de Roon in mezzo e il tridente Gomez-Ilicic-Zapata completa l'undici che si oppone alla Roma, che invece un paio di novità le presenta rispetto a quanto preventivato. In difesa Karsdorp e Marcano sono titolari al posto di Florenzi e Fazio (in panchina), il ballottaggio tra Dzeko e Shick viene deciso a favore del bosniaco, con il baby prodigio Zaniolo ed El Shaarawy a completare il pacchetto di attaccanti. Giornata di pioggia allo stadio di Bergamo, oltre diciannovemila bergamaschi al seguito con un migliaio di romanisti presenti nel settore ospiti.

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Il primo tempo si apre con una rete di Dzeko che punisce subito un posizionamento errato di Djimsiti (3'). L’assist di petto di Zaniolo su cross di Kolarov è molto intelligente, il centravanti giallorosso è lesto a insaccare da ottima posizione senza lasciare scampo a Berisha. La Dea risponde subito con Gomez, che dalla bandierina colpisce direttamente la traversa; al 10’ il capitano degli orobici serve splendidamente Ilicic al limite, ma il sinistro a colpo sicuro del numero 72 sloveno si perde di un niente sul fondo. Tra il 17’ e il 28’ la Dea costruisce altre buone occasioni: Ilicic a colpo sicuro viene rimpallato in angolo, al 18’ Karsdorp salva quasi sulla linea il colpo di testa di Zapata e al 25’ è ancora il colombiano a sfiorare la rete su maldestra uscita di Olsen. Quando ti aspetti il pareggio della Dea, però, arriva il raddoppio della Roma. Al 33' Nzonzi è bravissimo a pescare nel corridoio Dzeko, Toloi non si muove bene e Berisha esce con tempi che paiono sbagliati favorendo il numero 9 giallorosso, che prima supera l’estremo difensore di casa e poi deposita in rete. La difesa nerazzurra è in difficoltà, al 39’ Zaniolo costringe Berisha alla parata in tuffo ma al 40’ arriva addirittura il tris: punizione non assegnata a Zapata al limite, la Roma riparte di gran carriera e Zaniolo è ancora bravo a pescare El Shaarawy che trafigge Berisha. Poco prima del riposo (44'), Castagne segna di testa il gol dell’1-3 su assist di Gomez e al fischio finale del primo tempo il pubblico prova a incitare i ragazzi di Gasperini in vista della ripresa con grandissima intensità.

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E in effetti, nel secondo tempo succede di tutto. Al 48’ Ilicic in piena area smarcato da Gomez riesce nell’impresa di incespicarsi solo davanti a Olsen e a mancare incredibilmente il tiro. La Dea però sembra in grande fiducia e al 59’ arriva il gol che riapre davvero il match: assist di Gomez, stacco di testa imperioso di Toloi che mette alle spalle dell’estremo difensore giallorosso facendo esplodere lo stadio. I nerazzurri sono in pieno controllo del match, le azioni d’attacco sono continue e insistenti e al 69’ arriva anche l’episodio perfetto per pareggiare i conti: Ilicic viene a contatto con Kolarov e va a terra. Calvarese inizialmente ammonisce lo sloveno per simulazione ma dopo un controllo VAR assegna il giusto rigore. Sul dischetto si presenta Zapata ma il colombiano fallisce mandando sopra la traversa la più facile delle occasioni. Fortunatamente per la Dea, nemmeno trenta secondi Zapata si riscatta insaccando il 3-3 su perfetto assist di Ilicic. Lo stadio diventa una bolgia infernale e mentre la neve inizia a scendere copiosa e insistente, i nerazzurri provano ancora a rendere leggendario l’ultimo pomeriggio calcistico di gennaio cercando il 4-3. Al 78’ Castagne mette in mezzo e Hateboer di testa manda sul fondo di poco, all’82’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo è Pasalic a concludere dopo il tocco di Hateboer ma la palla sfila alta e l’ultima vera occasione è per Gomez che di sinistro cerca il primo palo trovando Olsen pronto a bloccare. Nei 4’ minuti abbondanti di recupero non succede più nulla, la sensazione che resta al fischio finale è di una gara che si poteva davvero vincere ma è giusto sottolineare che in queste situazioni diventa importantissimo anche riprendere un 3-0. Si chiama magia Atalanta, anche le cose impossibili diventano possibili se la squadra e il suo popolo dimostrano di crederci così tanto. Adesso testa alla Juve, il quarto posto è sempre a soli 3 punti.

 

 

Atalanta-Roma 3-3
Reti: 3’ e 33’ Dzeko (R), 40’ El Shaarawy (R), 44’ Castagne (A), 59’ Toloi (A), 71’ Zapata (A)

Atalanta (3-4-1-2): Berisha, Toloi, Djimsiti, Mancini (53’ Palomino), Hateboer, de Roon, Pasalic, Castagne, Gomez, Ilicic (83’ Barrow), Zapata. All. Gasperini.

Roma (4-2-3-1): Olsen, Karsdorp (78’ Fazio), Manolas, Marcano, Kolarov, Cristante, Nzonzi, Pellegrini (65’ Florenzi), Zaniolo, El Shaarawy (61’ Kluivert), Dzeko. All. Di Francesco.

Arbitro: Calvarese di Teramo (Passeri e Manganelli; Giuia; Di Bello e Bindoni) .

Ammoniti: 23’ Cristante (R), 35’ Manolas (R), 64’ Nzonzi (R).

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