Si può migliorare questa Dea? Cinque carte in mano al Gasp

La domanda può sembrare banale ma non lo è: dove si può migliorare ancora questa Atalanta? Non parliamo di mercato, per fortuna è finito. Ci riferiamo ai giocatori che ci sono, a scelte che magari il mister potrebbe fare in modo un po’ diverso rispetto al passato e che potrebbero dare ancora qualcosa in più nella corsa di fine stagione. Il mister è ovviamente l’unico che conosce alla perfezione la situazione atletica e mentale di ogni elemento del gruppo, ma sia noi che i tifosi, da osservatori esterni, abbiamo il nostro punto di vista. E proviamo a spiegarlo.

Difesa con qualche sbavatura, riproporre Masiello? Il reparto che ultimamente ha visto più rotazioni e non ha un rendimento impeccabile, soprattutto nella fase di contenimento, è la difesa. Sono ruotati Toloi (quasi sempre in campo), Mancini, Djimsiti e Palomino, mentre Masiello sta giocando davvero con il contagocce. È vero, ha avuto un infortunio complicato ma ormai sono passati mesi e l’unica vera partita che ha sbagliato è quella di Empoli. Forse l’unica degli ultimi tre anni.

Masiello è un giocatore molto affidabile in fase difensiva, ha esperienza e spesso si spende per aiutare i compagni. In questo momento sta giocando Mancini e in alternativa Gasperini ha scelto anche Palomino. A Frosinone lo stesso mister ha definito Masiello un titolare e nelle prossime partite è auspicabile un suo ritorno tra i titolari per cercare di puntellare in difesa una squadra che ha un attacco formidabile. Nota a margine importante visti i tempi: tra Masiello e Gasperini non c’è nessun problema e non c’è stato nessuno screzio.

Centrocampo, attenzione a Pasalic anche nel 3-5-2. Nella zona centrale del campo, la crescita di Pasalic è stata continua e importante. Il ragazzo ha qualità e anche se i due titolari sono de Roon e Freuler il croato sta diventando un punto di riferimento sia per il gruppo che per l’allenatore. A dicembre le voci di mercato sembravano averlo messo un po’ in difficoltà, ma dopo la sfida di Coppa Italia con il Cagliari in cui ha giocato Pessina dall’inizio, Pasalic ha trovato spazio a Frosinone, ma soprattutto è stato fondamentale nella gara vinta 3-0 con la Juventus in Coppa Italia.

Con un giocatore così affidabile a disposizione, Gasperini può pensare a rotazioni più frequenti con Freuler e de Roon (l’olandese è anche in diffida), ma non è nemmeno escluso che in caso di necessità si possa giocare con il 3-5-2. In quel caso, Gomez o Ilicic davanti con Zapata e grande forza atletica sulle fasce con Castagne e Hateboer titolari e Gosens prima alternativa. Lo schieramento base non si tocca, ma la qualità di Pasalic può diventare davvero molto preziosa e a fine stagione non è affatto sbagliato pensare a un suo riscatto: per 15 milioni non si comprano chissà quali giocatori con la sua esperienza e la sua qualità.

Le carte a sorpresa: Barrow, Reca e Kulusevki. Con un attacco di questo livello e un impianto di squadra tanto collaudato, solo alcuni ragazzi che abbiamo visto pochissimo possono davvero regalare spunti nuovi e interessanti. Barrow (come del resto il 98 per cento degli attaccanti di serie A) non può in questo momento sostituire uno come Zapata, ma se l’anno scorso era ritenuto uno dei giovani più interessanti con un valore di trenta milioni non può essere diventato di colpo un brocco. È un classe 1998, le qualità non mancano e siamo sicuri che presto le rivedremo.

Due elementi che non abbiamo praticamene mai visto sono invece Reca e Kulusevki. Entrambi esordienti a Frosinone, di loro Gasperini parla sempre molto bene e nelle prossime settimane ci si aspettano minuti importanti. Reca è un esterno di sinistra a tutta fascia, Kulusevki gioca nel ruolo del Papu e quindi chissà che non possano diventare preziosi per far rifiatare un po’ i titolari in qualche spezzone di gara. Stiamo a vedere cosa esce dal cilindro del Gasp: i conigli che tira fuori di solito sono di primissima qualità.