Travolto a un posto di controllo a Terno d’Isola, muore carabiniere
Tragedia nella notte nell’Isola Bergamasca. Un carabiniere è stato falciato e ucciso a un posto di controllo. È successo poco prima delle 3 a Terno d’Isola.
Dramma assurdo. Un dramma assurdo quello avvenuto nel cuore della notte tra domenica e oggi, lunedì. Il carabiniere Emanuele Anzini, 41 anni, originario di Sulmona (Abruzzo) in forza al nucleo radiomobile della Compagnia di Zogno, si trovava in servizio insieme ad un collega. Il militare stava pattugliando via Albisetti a Terno d’Isola. Si tratta della strada provinciale che da Terno conduce a Sotto il Monte. Il posto di blocco era stato allestito vicino alla gelateria, poco prima della rotatoria della Imec, davanti al distributore di benzina. È un punto dove i carabinieri si posizionano abbastanza spesso per effettuare controlli stradali: auto con lampeggiante, giubbotto catarifrangente, paletta per fermare le auto richiedendo patente e libretto.
Muore carabiniere. Improvvisamente una Audi A3 è piombata sul posto di blocco. L’appuntato dei carabinieri è stato travolto. Violentissimo l’impatto. Sul posto si sono precipitati i sanitari: due ambulanze e un’auto medica con a bordo gli uomini del 118 di Bergamo. Ma le ferite riportate erano troppo gravi e il militare 41enne è morto. «Un’ottima persona e un ottimo elemento», sono le parole del comandante provinciale, il colonnello Paolo Storoni. L’appuntato Anzini era anche impegnato come volontario nella Croce rossa di San Pellegrino. Domani, 18 giugno, le esequie a Sulmona, nel giorno del suo compleanno.
L’investitore. L’uomo al volante dell’utilitaria che ha ucciso Anzini, un 34enne di Sotto il Monte, si è inizialmente dato alla fuga. Ma dopo una decina di minuti è ritornato sul luogo del delitto. Per lui sono scattate le manette con l’accusa di omicidio stradale, poi mutato in omicidio volontario. Le analisi hanno stabilito che nel sangue aveva alcol 5 volte sopra il limite. Aveva già un precedente: l’anno scorso gli era stata tolta la patente per un mese per omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza.
Il cordoglio di Fontana. «Esprimo il cordoglio della Regione Lombardia e dei suoi cittadini per la tragedia che ha colpito l'Arma dei Carabinieri. Siamo vicini ai familiari e alle persone care a Emanuele Anzini, che ci ha lasciati mentre prestava servizio nella nostra regione a tutela della sicurezza e del rispetto della legalità». Così il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana esprime, a nome dell'intera Giunta della Lombardia, il cordoglio per la tragica morte dell'appuntato del Nucleo radiomobile di Zogno Emanuele Anzini. «Un sacrificio grande che ci commuove, ma che fa anche crescere in noi la rabbia per il disprezzo che certe persone hanno verso il prossimo e per il mancato rispetto delle regole - prosegue il presidente -. Il nostro pensiero più grande va a su figlia (una ragazza di 19 anni che vive in Abruzzo, ndr): ci stringiamo a lei con una preghiera e tanto affetto».