Il primo carabiniere musulmano della storia arriva da Chiuduno
Potrebbe essere l’uomo perfetto di cui aver paura, in anni di terrorismo islamico. Invece lui, musulmano, di origini marocchine e circondato da donne col velo, il terrorismo ha dichiarato di volerlo combattere. E non a parole. Badar Eddine Mennani, nato 23 anni fa a Santa Maria Capua Vetere (in provincia di Caserta) ma trasferitosi in provincia di Bergamo, a Chiuduno, 5 anni, da sabato è ufficialmente un carabinieri. Italiano a tutti gli effetti, fin da piccolo sognava di entrare nell’Arma. Finché, cresciuto, ha provato il concorso. Che è andato decisamente bene.
Giuramento a Torino. Alla scuola Cernaia di Torino ha trovato compagni e superiori che l’hanno rispettato e hanno rispettato anche la sua fede, disponibili anche ad andargli incontro per le esigenze del Ramadan. Ora, finalmente, ha coronato il suo sogno . Nelle foto del giuramento dei 396 allievi carabinieri appare fiero di rappresentare quei valori che ha inseguito fin da piccolo. Un caso di integrazione piena.
«L’arabo mi servirà». L’essere di origini maghrebine lo considera un vantaggio, per il suo nuovo lavoro: «Questo aspetto mi aiuterà molto nel mio lavoro a difesa dei cittadini, in particolare nel settore della lotta al terrorismo. Credo che la mia conoscenza dell’arabo sia un valore aggiunto». A Torino hanno posato con lui, nelle foto, mamma Khadija, papà Salah, la sorella Mariam - che con indosso lo hijab, come la mamma, gli ha sistemato gli alamari della divisa -, i fratelli Manal e Amin.
«Conosco anche il bergamasco». A Chiuduno Badar si sente a casa: «Conosco bene l’arabo, ma ormai anche il bergamasco – ha detto a L’Eco di Bergamo – perché mi sento a tutti gli effetti oramai un bergamasco. Anche se l’accento ho avuto poco modo di sentirlo durante il corso a Torino, perché molti dei miei colleghi erano di origine meridionale. Come me, del resto».