Serio, strage di pesci a Grassobbio Ma sulle responsabilità si annaspa
È stata una moria di pesci quella accertata nei giorni scorsi nel Serio. Migliaia di esemplari di barbi, trote, cavedani e vaironi rimasti senz’acqua in un tratto dell’alveo del fiume che si trova a valle del ponte dell’A4. Non hanno avuto scampo. La causa dell’accaduto non troverebbe ragione nel caldo torrido che ha caratterizzato quest’ultimo periodo, bensì sarebbe da ricercare nelle opere per i lavori di manutenzione ordinaria e conservativa delle pile del ponte autostradale eseguite dalla Società Autostrade per l’Italia. Dal canto suo, la Direzione Tronco di Milano della società ha spiegato in una nota che «per consentire agli operai di lavorare in piena sicurezza, è stato necessario installare un cantiere sotto le arcate del viadotto, deviando parzialmente il corso del fiume».
Una soluzione che, si legge ancora, «è stata condivisa e approvata dall'Ente Parco Regionale del Serio, organismo che ha la diretta competenza sull'area interessata. Il cantiere verrà rimosso, a fine lavori, a ottobre 2019». Autostrade per l’Italia sottolineando come, a seguito di approfondimenti, non «risulta che le strutture installate possano aver causato la moria di pesci verificatasi», ha comunque dato la «totale disponibilità a collaborare con gli enti impegnati a individuare l'origine del fenomeno e, qualora sia necessario, ad applicare eventuali misure di mitigazione».
La segnalazione della moria di pesci è stata subito divulgata da alcune associazioni di pescatori che, postando diverse immagini sui canali social, hanno reso nota la macabra...