Prima di morire ha realizzato il suo sogno di diplomarsi

Si erano sentiti l’ultima volta tramite messaggi, nel loro gruppo Whatsapp, sabato pomeriggio. Poi, il silenzio. Un silenzio assordante, di quelli che tolgono il respiro e lasciano senza fiato. Ahmed Braik, 19 anni, è morto quella stessa notte all’ospedale di Bergamo. Un colpo al cuore per i suoi amici e compagni di classe dell’istituto «Lorenzo Gigli» di Rovato Alessio Donna e Federico Accoto, che negli ultimi mesi gli erano stati vicini per aiutarlo a realizzare il suo sogno: conseguire il diploma di maturità. Il desiderio di Ahmed è diventato realtà, ma il coraggio e la tenacia del giovane non sono bastati a vincere la sua battaglia contro la leucemia. «Ero sicuro che ce l’avrebbe fatta - ha raccontato Alessio, clarense come Ahmed - L’ha combattuta tre volte la leucemia, ed era sempre riuscito a sconfiggerla. Io avevo fatto le medie alla Toscanini, lui al Morcelli. Ci siamo conosciuti in prima superiore all’Ipsia. Poi io ho fatto un incidente e non ci sono stato per un anno. Quando sono rientrato lui si è ammalato per la prima volta, nell’aprile 2016».
In seconda superiore ai due amici si era aggiunto Federico, e insieme formavano un trio affiatato. «Ci divertivamo un sacco - ha spiegato ancora Alessio - Scherzavamo sempre, Ahmed era di compagnia e ci sapeva fare con la tecnologia, era proprio un appassionato. Abbiamo passato tantissimo tempo insieme. La prima volta che aveva sconfitto la leucemia era rimasto senza muscoli e allora abbiamo iniziato ad andare in bici, facevamo anche 30/40 chilometri»...