I nazionali della Dea, parte 2 Malinovskyi regala due perle

I nazionali della Dea, parte 2 Malinovskyi regala due perle
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C’è un fiore che sta sbocciando nell’Atalanta di Gasperini, si chiama Ruslan Malinovskyi. Il numero 18 nerazzurro sta studiando per diventare un giocatore importante della Dea, il tecnico di Grugliasco ha già detto più volte che la strada è giusta, ma serve tempo per arrivare al livello dei titolari. Intanto il ragazzo si applica, e ieri sera contro la Lettonia ha trascinato la sua Nazionale ad un netto 2-0 che porta la sua firma. La prima doppietta con l’Ucraina in carriera è stata realizzata da Ruslan con un gol per tempo, tutte e due le reti sono di ottima fattura e confermano le sensazioni che anche a Bergamo stanno stuzzicando tutti: siamo di fronte a un elemento di grande valore e che va solo aspettato.

 

 

I due gol di Malinovskyi. La partita tra Ucraina (leader del gruppo B davanti al Portogallo di Cristiano Ronaldo) e Lettonia si è chiusa con il successo dei padroni di casa e le reti del numero 8 in maglia giallazzurra sono state segnate al 29’esimo e al 58’esimo. Schierato da interno nel 4-1-4-1 di mister Shevchenko, Malinovsky si è letteralmente inventato il gol del vantaggio con una penetrazione centrale tutta mancina che, dopo la sponda di Junior Moraes, gli ha spalancato la porta difesa da Cerniauskas per l’1-0. Il raddoppio è maturato nel primo quarto d’ora della ripresa e stavolta parliamo di una specialità della casa: punizione dai 22 metri leggermente decentrata sulla destra guardando la porta avversaria, sassata di collo interno sul palo teoricamente coperto dal portiere e rete del raddoppio con Cerniauskas completamente fermo in mezzo ai pali. Nel finale di gara, con il risultato ormai in ghiacciaia, Malinovskyi ha gestito con grande padronanza il pallone e da una sua iniziativa è nata un’azione che per poco non ha favorito il 3-0 di Konoplyanka

Qui la rete dell'1-0
Qui la rete del 2-0

Serata importante per lui e per l’Atalanta. Il successo dell’Ucraina ha un grande valore anche per l’Atalanta. Oltre alla prestazione di Malinovskyi che a Bergamo gioca, basta scorrere i nomi dei compagni del numero 18 nerazzurro per capire come si tratti praticamente di una colonia dello Shakhtar Donetsk appena affrontato dalla Dea in Champions: Pyatov. Bolbat, Krivtsov, Matviyenko, Stepanenko, Marlos e Junior Moraes hanno giocato dall’inizio anche nella gara di San Siro, con Konoplyanka che è entrato successivamente. Stiamo parlando di una squadra che in questo momento ha ben cinque punti di vantaggio sul Portogallo di Cristiano Ronaldo, l’uomo da 699 gol in carriera. Nel prossimo turno, lunedì 14 ottobre, l’Ucraina affronterà a Kiev proprio i lusitani e un successo significherebbe qualificazione quasi aritmetica agli Europei: la Serbia si trova attualmente a -9 ma nello scontro diretto con la compagine di Malinovskyi è arrivato un clamoroso 5-0 che dovrebbe essere pareggiato o ribaltato da Kolarov e compagni, ammesso che vincano tutte e tre le partite che mancano.

 

 

Ma qual è il suo ruolo? Oggi, secondo Gasperini che lo allena tutti i giorni, Malinovskyi è un sostituto del Papu. Giocatore molto abile nel palleggio e propositivo, il ragazzo ex Genk sta studiando da tuttocampista e le caratteristiche tecniche dicono che può serenamente giocare anche in mezzo al campo. Certo, più in un 3-5-2 che in un 3-4-1-2 ma si tratta più di un modo nuovo di stare in campo che di semplici schemi riconducibili a una serie di numeri. Sicuramente, il tempo e la duttilità tattica giocano a favore del classe 1993 arrivato a Bergamo la scorsa estate. Malinovskyi sembra essersi già calato molto bene nella realtà bergamasca, abita in uno degli eleganti palazzi che accompagnano la salita in Città Alta da Viale Vittorio Emanuele e la moglie Roksana (in dolce attesa e con un pancione decisamente vistoso) non manca di postare su Instagram piccoli scatti di quotidianità orobica spesso accompagnati da sorrisi convinti. In attesa del primo gol “made in Bergamo” consoliamoci con quelli in Nazionale: il ragazzo è davvero forte.