Il simpatico video dei bambini a cena in un ristorante stellato
Un sabato pomeriggio del mese scorso, a sei ragazzi nella fascia d’età 7-8 anni della scuola PS 295 di Brooklyn, New York, è stata offerta una cena da 220$ a testa nel prestigioso ristorante francese Daniel, sito nell’Upper East Side di Manhattan, una delle più ricche ed esclusive zone della città. La cena è stata servita loro da cinque camerieri, per un totale di sette portate esclusi gli stuzzichini e il trio di tartine iniziali. Il pasto è stato orchestrato dallo chef in persona del ristorante, Daniel Boulud, che ha dichiarato che lo scopo della cena era quello di «permettere ai bambini di scoprire veramente molti gusti, molti livelli, molte strutture, qualcosa di veramente unico per loro». Jeffrey Blitz, regista di documentari candidato all’Oscar nel 2002 per Spellbound, ha girato il video, che vi consigliamo di guardare perché veramente spassoso. I bambini apprezzano molto l’esperienza, ma sembrano non aver amato tutto lo spettro di gusti passati al vaglio del loro palato. Infatti, dopo aver assaggiato un cocktail non alcolico, Chester Parish, 7 anni, afferma: «Questo è l’unica portata buona, è squisito». Il video si chiama Small Plates (Piccoli Piatti), gioco di parole per designare la dimensione delle portate e, al tempo stesso, quella dei consumatori.
All’inizio del video, i bambini vengono accolti nel ristorante da camerieri dall’eleganza impeccabile; si passa a un primo piano di Daniel Boulud, che afferma come «Da piccolo non ho mai avuto occasione di andare in un ristorante di classe, sono cresciuto in una fattoria, dove avevamo molte cose che coltivavamo. Con queste c’era una certa connessione». L’immagine torna sui bambini che s’accomodano al tavolo, serviti dai camerieri come dei re; Boulud in persona va a dargli il benvenuto: «Benvenuti da Daniel. Siete mai stati da Daniel prima?» Risposta corale: «No». Continua lo chef: «È come quando viaggiate. Vi stiamo accompagnando in un’avventura». Durante gli antipasti, una bambina chiede come mai le sono stati dati due coltelli. Si parte: insalata di aragosta del Maine, dove la cultura dell’aragosta è tale che ogni anno viene organizzato un festival noto in tutti gli Stati Uniti, nel 2015 alla 67esima edizione. Uno dei bambini già commenta: «Non vedo l’ora che arrivi il dessert». Primo giro: caviale, rucola e prosciutto di paprika affumicato di Hamachi. Commento della stessa bambina dei due coltelli: «Questo è strano ma visivamente delizioso», e poco dopo aggiunge: «Non posso credere che sto mangiando uova di pesce. È disgustoso». Commento di un bambino: «Sembra una piccola foresta!» Secondo: ravioli di zucca con stomaco di maiale alla piastra. Terzo: dentice croccante giapponese; commenti: «Questo sembra proprio pesce normale». Sembrano apprezzarlo molto tutti quanti. Quarto: bistecca di manzo di Wagyu. «È delizioso. È il migliore», «È la mia portata preferita», dicono due bambine. Gli altri concordano. Quinto: fragole con papaveri e albicocche vellutate. Ad ogni bambino viene messo un cappello da chef firmato dallo chef in persona. Sei: nocciole con albicocche e cioccolati. I bambini accolgono la portata con vero entusiasmo. Il cioccolato viene servito all’interno di un palloncino da far scoppiare. Ci sono anche le madeleines al profumo di limone, settima portata. «Pazzesche», urla un bambino entusiasta mentre ne mangia una. A fine cena, Daniel si riavvicina al tavolo: «Qual’è stato il vostro piatto preferito?» Risposta: «Questo!», dice un bambino indicando le madeleines. «Anche la pasta era deliziosa, non pensate?» continua lo chef. «No» abbastanza corale e prolungato. «Bene, allora la prossima volta faremo maccheroni e formaggio», aggiunge Daniel. Brindisi finale. Fin.