Castagne, borghi e belle cartoline direttamente dalla Val Brembana
In Bergamasca non c’è solo il fascino delle alte vette. Spesso dimentichiamo la bellezza dei nostri boschi e delle nostre campagne. Fortunatamente, ci vengono in aiuto percorsi facili e accessibili a tutti, perfetti per una riscoperta del nostro territorio e, in questo caso, nascosti a due passi da casa. Ideale per famiglie e bambini, percorribile con pochissimi sforzi, troviamo il Sentiero delle Castagne, un facile itinerario tra i borghi di Zogno che ci porterà in un ambiente da favola, fatto di storia, antichi sentieri, stupendi panorami e… castagne, naturalmente.
Il percorso. Questa facile escursione vede la sua partenza dal centro di Zogno, in prossimità del piazzale del mercato. Il percorso, sempre ben segnalato da pannelli indicatori che svelano le peculiarità e le bellezze del luogo, sale lungo via Pietro Ruggeri, lasciandosi alle spalle il centro abitato. Si continua in salita con bellissimi panorami sull’abitato sottostante, costeggiando l’antico Ponte Vecchio in direzione della vicina contrada di Piazza Martina. Questo pugno di case, perfettamente ristrutturate, si trova in un luogo panoramico e assolato. Piazza Martina ha tutto l'aspetto di un insediamento medievale posto a chiusura della Valle di Poscante, in posizione nordica e strategica. Poteva essere considerata la porta d'accesso all'antica via che si dirigeva verso Bergamo, passando attraverso il Colle del Monte di Nese. Dopo aver ammirato la piccola e suggestiva piazza, imbocchiamo il sentiero che continua alle spalle della parrocchiale. In salita costeggiamo un piccolo ruscello e tra scrosci d’acqua e ricci delle castagne tocchiamo l’antico oratorio dedicato a Sant’Antonio Abate.
Le bellezze del territorio. Siamo solo a mezz’ora di cammino, ma panorami e colori invitano a qualche minuto di pausa presso questa antica chiesa, che sorge isolata tra boschi e prati. Il sagrato della cappella di Sant’Antonio Abate è il punto perfetto per ammirare la Corna Rossa, elevazione posta di fronte a noi. Una cornice naturale che, per la sua particolarità, è stata riportata su importanti testi di geologia e che ha sempre suscitato un particolare interesse e fascino sin dai tempi antichi: nelle vicinanze di questa conformazione sono state scoperte una serie di grotte sepolcrali del periodo neolitico che racchiudono milioni di anni di formazioni geologiche. Ammirata questa meraviglia, la nostra passeggiata continua tra i riflessi del bosco, alternando facili saliscendi a bellissimi panorami sui tanti borghi che, come cartoline, sbucano tra gli alberi durante questo facile cammino. Lungo il sentiero ci accompagnano dei cartelli didattico informativi sulla castagna e sul bosco circostante.
Tra castagni e borghi. Proseguiamo in falsopiano fino all’uscita dal bosco, in prossimità del cimitero di Poscante e del borgo omonimo. Scendiamo a sinistra lungo la strada comunale, incrociando la mulattiera che sale verso il Canto Alto, che ignoriamo. Di buon passo raggiungiamo il centro abitato e la grande chiesa parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista. Anche in questo caso il borgo merita qualche minuto del nostro tempo. Le case ristrutturate in pietra, gli antichi ballatoi in legno e gli affreschi presenti all’esterno della chiesa raccontano della storia di questo paese e delle sue origini. A destra del sagrato troviamo l’imbocco della mulattiera, che dal centro della frazione si inerpica sino alla contrada Castegnone, antica patria dei “Biligòcc”. In questa zona i boschi di castagno erano floridi e fra le case sorgevano i secadùr (essiccatoi), piccoli edifici in pietra indispensabili per la preparazione delle castagne affumicate, ben conosciute in terra bergamasca. Negli ultimi anni, la gente del luogo ha ripristinato gli antichi secadùr, ora visitabili su prenotazione. Tra i borghi toccati nel nostro percorso, questo è sicuramente il più significativo. Alle porte delle case si vedono legate pannocchie e “gerle” e in questa stagione i piccoli camini fumano dai loro tetti di ardesia. Vere cartoline.
Conclusioni. Il Sentiero delle Castagne è un tracciato di facile percorrenza che si svolge alle pendici del Canto Alto, tra boschi di castagno, prati e antichi casolari ristrutturati. Questo sentiero è stato un’antica via di collegamento con la più conosciuta Via Mercatorum, già battuta in epoca medioevale per il commercio con la Val Seriana. Il percorso è alla portata di tutti e copre un dislivello minimo di circa 250 metri. L’escursione richiede un'ora e mezza circa di cammino.