«Allora io vado da Barbara D’Urso!» E intanto il Tar fa riaprire il Bolgia
«Se il questore ascolta Striscia, allora io vado da Barbara D’Urso. Vedremo poi chi ha ragione». Tonino Vecchi, gestore del Bolgia dal 2002, proprio non ha digerito l’obbligo di chiusura del locale imposto per venticinque giorni. Ma intanto la discoteca di Osio Sopra riapre. Come comunicato sui canali social, il Tribunale amministrativo regionale ha sospeso il provvedimento emesso dal questore di Bergamo, Maurizio Auriemma, in attesa della discussione del ricorso.
La notifica era arrivata dalla Questura di Bergamo nella giornata di sabato 16 e immediata è stata la sua reazione. Vecchi punta il dito contro la scelta del questore, perché «basata esclusivamente sulle immagini mostrate da un servizio giornalistico, senza nemmeno verificare». Accanto all’avvocato Benedetto Maria Bonomo, ha annunciato di valutare il ricorso al Tar. Il servizio incriminante è stato girato nella notte dello scorso 31 ottobre, quando l’appuntamento tradizionale di Halloween era con la musica di Marco Faraone; è stato poi mandato in onda nella puntata di Striscia la Notizia di lunedì 11 novembre. Fra le luci della discoteca e le ombre della notte, le telecamere hanno ripreso immagini inequivocabili di consumo indisturbato di stupefacenti all’interno del locale, proprio in uno dei salottini principali.
Ancor prima di varcare l’ingresso del Bolgia, proprio nelle immediate vicinanze del locale di Osio Sopra, sono state registrate continue proposte di vendita di sostanze stupefacenti di varia natura. Il tutto riscontrabile a un ritmo di soli tre, quattro passi. Ancora più scandalo e...