Per onorarne la memoria

Chiarezza sulla morte di Matteo Su quel ponte cercava la bellezza

Chiarezza sulla morte di Matteo Su quel ponte cercava la bellezza
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È stata una tragica fatalità a causare la morte di Matteo Campana, il giovane ritrovato esanime sul letto del fiume Serio, otto mesi fa, in seguito alla caduta dal ponte della ferrovia. È questo il risultato di una ricerca voluta dalla famiglia, che non ha creduto all’ipotesi del gesto volontario e che, attraverso questa analisi approfondita, ha voluto onorare la memoria del figlio nel ricordo di tutti coloro che lo hanno amato e che continueranno a volergli bene.

La convinzione dei familiari è che Matteo si sia recato su quel ponte spinto dalla sua forte passione per la fotografia, che da sempre lo vedeva impegnato nella ricerca di spunti originali per immortalare immagini uniche e irripetibili. Secondo l’esito dello studio condotto dall’ingegnere forense Michele Vitiello e dall’avvocato Luca Condemi, il giovane, nell’intento di scattare alcune fotografie all’imbrunire, potrebbe essere scivolato, o aver perso l’equilibrio, cadendo dal parapetto del ponte della ferrovia, forse sbilanciato per il vortice causato da un convoglio in transito sui binari.

Il 5 marzo il giovane, di rientro dall’Università dove si era recato per discutere della sua tesi di laurea con il relatore, dopo essere sceso dal...

 

Articolo completo a pagina 46 di BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 28 novembre. In versione digitale, qui.

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