Il taxi criminale per l’Europa passava anche da Seriate
Un’associazione criminale, responsabile dell’ingresso illegale di migliaia di cittadini pakistani, indiani e bengalesi in diversi stati europei, è stata smantellata grazie a un blitz effettuato al termine di lunghe indagini condotte da una task force internazionale composta da investigatori della Squadra Mobile di Torino e dalla Polizia di Frontiera francese, con l’ausilio di Europol. Nel corso dell’operazione, alla quale ha partecipato anche la Mobile della questura di Bergamo, sono stati eseguiti sei fermi di indiziato di delitto ed è stata data esecuzione a due mandati di arresto europeo nelle province di Torino, Alessandria, Bergamo, Treviso e Trento.
Nello specifico, a Seriate è stata scoperta una «safe house» (casa sicura) nella quale erano presenti venti cittadini pachistani in procinto di partire per il nord Europa. A Torino, in via Carmagnola, è stata trovata un’abitazione con quattordici cittadini pachistani. Il sodalizio criminale, che in due anni ha avuto un volume d’affari che si aggira intorno al milione di euro, era radicato in Piemonte e Lombardia e presentava ramificazioni in Francia e Spagna. Era diventato così famoso tra i connazionali presenti in Italia e all’estero da ricevere richieste direttamente dai paesi di origine degli aspiranti viaggiatori. Il modus operandi del gruppo era ormai consolidato: i clandestini giungevano in Italia già con istruzioni precise e conoscendo i numeri di telefono da contattare, rigorosamente tramite le applicazioni di WhatsApp o Imo.
Stabilita la tariffa per la destinazione prescelta, i clienti, a cui veniva promesso un comodo passaggio in auto, venivano però ammassati in appartamenti a disposizione della banda per...