Se i cani fanno l'aperitivo e i gatti hanno il loro tapis roulant
Dopo hotel e spiagge, ad aprire le porte agli amici animali ci sono bar e ristoranti. Un concetto che esula dalla semplice accoglienza, che sviscera una premura particolare, quasi spasmodica, dedicata al benessere fisico e mentale dei nostri amici a quattro zampe, accuditi con trattamenti e servigi al limite della follia. Un’evoluzione importante che segue una strada già tracciata in altri Paesi, dove l’attenzione per gli animali che accompagnano i loro padroni è tale da avviare, come capita negli Stati Uniti, una produzione speciale di birra, la Bowser beer, il cui consumo è riservato esclusivamente ai cani. Analcolica ovviamente. L’obiettivo? Condividere abitudini molto umane con il padrone come quella dell'aperitivo.
In linea con questo trend, in Brianza apre un lounge bar con menù per cani. Si chiama Akita, in omaggio alla razza giapponese, quella del film Hachiko con Richard Gere, tanto per inquadrare la specie. Il nuovo locale dall’anima dog-friendly offre gratuitamente, in una dog’s lounge riservata, una selezione alimentare di eccellente qualità, specifica per ogni razza e taglia di cane, scelta in base a età, dimensione e specifiche esigenze dell'animale.
Mentre dal Giappone arriva il format dei cat bar o cat cafè che hanno cominciato a diffondersi anche in Europa. Dall'Asia a Torino, il passo è breve e la tradizione nata in Taiwan è stata trapiantata negli eleganti salotti sotto la Mole. Nel locale della catena Neko Cafè, durante l’apericena, stazionano gatti da coccolare. Con tanto di dehors estivo in cui rilassarsi davanti al maxi schermo. La chicca? Le cassette postali dove è possibile imbucare messaggi dedicati ai gatti.
Oltre a nutrirsi l’amico fido ha bisogno di rilassarsi e rigenerarsi. La moda delle Spa per cani l'ha lanciata lady Victoria Beckham ed è diventata presto un fenomeno planetario. Anche la nostra città cavalca l’onda. Così, per avere un cane trendy non è necessario spostarsi oltreoceano, basta fissare un appuntamento da Chic Pets Hotel&Spa, l'albergo di lusso frequentatissimo dai cuccioli dell'alta borghesia urbana, in via Moroni, al civico 26. Nel variegato mondo dell'animale-mania c' è proprio di tutto: idromassaggio all'ozono per curare dermatiti e rendere il manto vaporoso senza ricorrere a fastidiosi pettini, personal trainer, phon agli ioni che garantiscono una piega impeccabile. E poi l'asilo, con dog sitter qualificate. Biscottini ipocalorici secondo la moda del cake design. Tapis roulant per poi smaltirli. Ci sono prodotti di nicchia, feticci, cappotti dai colori pastello, bandane e cravatte, sciarpe da sera. Gadget surrealisti per bestie ridotte al rango di uomini. Concorsi di bellezza, corsi di galateo, servizi fotografici: al proprio animale da compagnia si può offrire il meglio sulla piazza.
Gli psicologi lo chiamano meccanismo di sostituzione, quando gente sempre più sola trasferisce sui propri animali sentimenti altrimenti inespressi. La notizia è che adesso ha raggiunto dimensioni impressionanti. Un sondaggio dell'American Pet products Manufactures association (associazione americana che si occupa di prodotti per animali) ha calcolato che per lo scorso San Valentino nove milioni di americani hanno acquistato regali alla moda per i loro protetti. In Italia non pare che le cose vadano diversamente. Arrivando alla pura follia, come organizzare esequie di lusso con tanto di cremazione e trasferimento delle ceneri nel salone di casa. Oppure preoccupandosi del futuro sentimentale di fido delegando la sua felicità ad un’agenzia matrimoniale per cani.
Il futuro? Forse operazioni culturali, vernissage. Non c'è dubbio, oramai per molti il cane è molto di più che un amico e si è pronti a spendere cifre esorbitanti per i loro bisogni. Bisogni tutti umani, però.