Due nazionali under 21 al servizio di Colantuono

Due nazionali under 21 al servizio di Colantuono
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Salvatore Molina (nella foto) e Davide Zappacosta sono, insieme a Marco D’Alessandro, i giovani più interessanti che l’Atalanta ha riportato a casa nella settimana delle compartecipazioni. Due ragazzi di valore, due nazionali Under-21, due giovani classe 1992 che dal prossimo 14 luglio saranno al servizio di Stefano Colantuono. Il mister li ha voluti, ha chiesto espressamente di averli a Bergamo e la società ha provveduto. Ma chi sono Molina e Zappacosta? Scopriamolo insieme.

Salvatore Molina è nato a Garbagnate Milanese il 1 gennaio del 1992. Centrocampista eclettico, dal punto di vista tecnico chi lo conosce bene lo paragona a Simone Padoin: esterno destro in un centrocampo a 4 o interno in una linea mediana a 4 o a 3 sono le sue possibili collocazioni. Generoso e molto forte dal punto di vista atletico, il ragazzo milanese è cresciuto nel vivaio orobico e tutti gli allenatori che lo hanno avuto sono concordi: lavora per la squadra, la sua corsa è continua e l’appoggio alla manovra non manca mai.

Il suo percorso di crescita tra i professionisti è iniziato nella stagione 2011/2012 con il prestito al Foggia in Lega Pro Prima Divisione. Le presenze in campionato sono state 20 condite da 1 gol, a soli 19 anni l’esperienza è stata certamente importante ma sono le ultime due stagioni con Barletta (Lega Pro Prima Divisione) e Modena (Serie B) a permettergli il definitivo salto nel calcio che conta. Con la formazione pugliese arriva una salvezza sudata ai play-out, Molina è il più presente con 31 gare giocate e 2 gol realizzati; in Emilia la corsa si interrompe nella semifinale play-off contro il Cesena ma le prestazioni restano e dopo una stagione 2013/2014 molto intensa (36 presenze, 4 reti e tante giocate per i compagni) ecco il riscatto da parte dell’Atalanta. Colantuono lo valuterà al meglio in ritiro ma a 22 anni, con 85 presenze tra i professionisti e le chiamate in Under-21 sembra ormai arrivato il momento del grande salto per questo motorino instancabile.

La storia di Davide Zappacosta, atalantinamente parlando, è molto più scarna. Nato a Sora l’11 giugno 1992, la sua carriera nel settore giovanile nasce nella squadra della sua città ma le luci della ribalta professionistica si accendono con il sodalizio frusinate dell’Isola Liri (Lega Pro Seconda Divisione). Nel gennaio 2011 l’Atalanta lo acquista e lo mette a disposizione della Primavera dove Zappacosta si muove a destra sulla linea degli attaccanti. Nel luglio 2011 il passaggio all’Avellino cambia la sua carriera, in tre stagioni con gli irpini arriva la metamorfosi tattica che probabilmente rappresenta la sua fortuna. Due stagioni in Lega Pro Prima Divisione, la promozione in serie B del 2013 e l’ottima annata tra i cadetti gli valgono tantissime attenzioni: la posizione in campo cambia, da esterno di attacco Zappacosta si specializza in uomo di fascia capace di fare sia la fase offensiva che quella difensiva e il ritorno a Bergamo lo mette in pole position per la maglia da titolare come terzino destro (in una difesa a 4) oppure come cursore tutto polmoni (in caso di 3-5-2). Corsa, volontà e continuo appoggio alle punte non gli mancano, con l’Avellino sono arrivate 81 presenze e 3 reti e la convocazione nella Nazionale Under-21: dopo le vacanze a Formentera anche Davide Zappacosta è pronto per dare una mano alla Dea.

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